di Federico Cingano e Piero Cipollone
(Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria)
(Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria)
Sommario
In questo lavoro si discutono i principali fondamenti teorici alla base del calcolo dei rendimenti dell’istruzione e si confrontano le stime disponibili per l’Italia (e le sue regioni) con quelle per i principali paesi sviluppati. I risultati indicano che il tasso di rendimento privato dell’istruzione in Italia è pari a circa il 9 per cento, un valore superiore a quello ottenibile da investimenti finanziari alternativi (ad esempio in titoli) ed è lievemente superiore nelle regioni meridionali rispetto al Centro-Nord. Il rendimento sociale è stimato attorno al 7 per cento. Nelle regioni dell’Obiettivo 1 (tutte le regioni meridionali esclusi Abruzzo e Molise) esso è prossimo all’8 per cento e sembrerebbe superiore a quello derivante dall’investimento in infrastrutture. Recenti lavori empirici sugli effetti dell’istruzione per aspetti della vita sociale quali salute, criminalità e scolarizzazione suggeriscono che nel complesso i rendimenti dal punto di vista della collettività sarebbero di entità ancor maggiore.
Indice
1. Introduzione ...................................................5
2. I rendimenti privati dell'istruzione ........................6
2.1. Metodologia..................................................8
2.2. Risultati........................................................9
2.3. Le determinanti del maggior rendimento al Sud ...10
3 I rendimenti sociali dell'istruzione .........................11
3.1. Le esternalità produttive ................................11
3.2. Altre esternalità ...........................................12
4. I rendimenti fiscali ...........................................14
5. Conclusioni ....................................................15
Appendice..........................................................16
Bibliografia.........................................................20
Tavole e figure ..................................................23
Fonte:http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/QF_53/QEF_53.pdf
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