I dati del rapporto annuale Eurispes-Telefono Azzurro sui giovani
di ???
E in casa dilagano i figli-padroni. Genitori poco presenti e molto permissivi con gravi conseguenze. Dilaga il cyber-bullying, con messaggi e email in rete
Ai ragazzi il sesso piace occasionale. Meno romanticismo, più casualità: così gli adolescenti vivono la sessualità secondo l'ultimo rapporto annuale Eurispes-Telefono Azzurro, presentato oggi a Roma, che sottolinea anche che le relazioni sessuali si intrecciano e si svolgono, a volte in modo esclusivo, anche via sms in una sorta di immaginario erotico virtuale.
Meno romanticismo, più casualità. In base ai dati Eurispes nel 2002 il 17,4% non aveva mai avuto un rapporto occasionale, ma nel 2007 questa percentuale è scesa al 7,7%. Ma un ragazzo su tre non risponde alle domande.
Inoltre, se nel 2002 il 54% dei ragazzi non aveva mai fatto sesso occasionale a rischio, nel 2005 si è passati al 47,7%. Il 40,1% del campione riferisce di non aver mai avuto un rapporto occasionale senza protezione ma non va trascurato quel 13,4% a cui è capitato qualche volta di non farne uso e quel 2,7% che non lo utilizza abitualmente; l'1,8% invece non prende mai precauzioni.
Inoltre, se nel 2002 il 54% dei ragazzi non aveva mai fatto sesso occasionale a rischio, nel 2005 si è passati al 47,7%. Il 40,1% del campione riferisce di non aver mai avuto un rapporto occasionale senza protezione ma non va trascurato quel 13,4% a cui è capitato qualche volta di non farne uso e quel 2,7% che non lo utilizza abitualmente; l'1,8% invece non prende mai precauzioni.
Le ragazze sono le più idealiste. Gli adolescenti si mostrano poco sognatori rispetto all'amore. A fronte del 49,1% che vede la sessualità come l'espressione dell'amore, il 14,8% lo considera un'esigenza naturale e l'11,3% un'attrazione fra due persone. In generale, il 32,7% dei giovani ha un approccio pragmatico al sesso. Sono le ragazze, più dei ragazzi, ad essere ancorate alla visione romantica del sesso: il 63,2% contro il 22,6% dei maschi.
Sempre in tema di sessualità, il rapporto riferisce i risultati di un'indagine di Telefono Azzurro-Università di Roma Tor Vergata sulle esperienze fra i 3 e 12 anni. I comportamenti auto-esploratori vengono messi in atto dal 54% delle bambine e dal 77% dei bambini. Rispetto ad un campione americano, le bambine italiane hanno comportamenti sessuali auto-stimolatori in misura maggiore; e circa il 50% delle mamme si mostra preoccupata per la sessualità infantile.
Sempre in tema di sessualità, il rapporto riferisce i risultati di un'indagine di Telefono Azzurro-Università di Roma Tor Vergata sulle esperienze fra i 3 e 12 anni. I comportamenti auto-esploratori vengono messi in atto dal 54% delle bambine e dal 77% dei bambini. Rispetto ad un campione americano, le bambine italiane hanno comportamenti sessuali auto-stimolatori in misura maggiore; e circa il 50% delle mamme si mostra preoccupata per la sessualità infantile.
Figli-padroni, genitori troppo permissivi. Il rapporto rivela che nelle case italiane i figli spadroneggiano: sono bambini ed adolescenti che hanno genitori timorosi che eccedono in permissivismo. Il fenomeno dilagante si chiama "pedofobia" e crea problemi, facendo diventare i ragazzi sempre più aggressivi. I ricercatori puntano il dito contro i genitori: troppo impegnati, rientrano a casa stanchi ed eccedono nell'essere accomodanti fino a rasentare l'indifferenza.
Abusi e violenze domestiche. In tema di abusi, il rapporto riferisce i dati del servizio Emergenza Infanzia 114 di Telefono Azzurro (gennaio 2006-agosto 2007): i maltrattamenti sessuali corrispondono al 4,2% delle chiamate, quelli fisici al 5,1%, quelli psicologici al 7,6%. La violenza domestica, con il 9%, è una delle principali cause di richiesta di aiuto.
Lavoro minorile. In Italia ci sono 400 mila lavoratori minorenni, sia italiani che stranieri. Il lavoro minorile (nel mondo si stimano 218 milioni piccoli lavoratori) si ritrova in contesti di disagio e di povertà; a volte è considerato un'alternativa alla strada. I minori sono spesso inseriti in contesti di imprenditoria familiare dove non esistono condizioni di povertà. Si registra poi quella che il rapporto definisce una "fascia grigia", ossia bambini coinvolti in attività lavorative, non veri e propri sfruttamenti, che permettono la compresenza di scuola e lavoro.
Bimbi obesi e sovrappeso. In Italia il 4% dei bambini è obeso e il 24% è in soprappeso. Circa un quarto della giornata di un bambino è dedicata al tempo libero. Per i bambini e gli adolescenti gli amici restano un punto di riferimento importante tanto da vedersi anche tutti i giorni nel 63,6% dei casi. I bambini italiani sono frequentatori di feste di compleanno: 11 l'anno contro la media europea di 7.
Alcol e discoteca. Prima di andare a ballare, i ragazzi si stordiscono sempre di più con lo "shottino", un superalcolico puro assunto per avere effetti immediati. Si beve prima di entrare nelle discoteche ed arrivare così già ubriachi, dopo un giro nei bar, sulla pista. La sbornia del week end è un fenomeno rilevante: la quota di chi si ubriaca fra i giovani dagli 11-24 anni che va in discoteca raggiunge il 9,2% contro l'1,9% di chi non ci va. Il rapporto ricorda che nel nostro paese, il 12% (contro la media Ue del 27%) dei ragazzi tra i 15-24 anni beve alcolici regolarmente. I giovani italiani bevono meno ma cominciano prima: in media a 12,2 anni contro i 14,6 della Ue. Le conseguenze di un eccesso di bere si ritrovano sulla strada. Sono 2.500 i giovani che ogni anno perdono la vita per incidenti stradali causati dall'alcol.
Sms e mail, bullismo online. Il bullismo sposa la rete, ed è questa la nuova forma di prevaricazione e di prepotenza fra i più giovani basata sull'uso di internet o del telefonino. La deriva del cyber-bullying - come la definisce il rapporto sull'infanzia e l'adolescenza di Eurispes-Telefono Azzurro - prende forma nell'invio di sms ed e-mail oppure nella creazione di nuovi siti o anche nella diffusione di foto o di filmati compromettenti sulla rete. Il tutto, rigorosamente coperto dall'anonimato, per minacciare o calunniare la vittima malcapitata.
«La Repubblica» del 15 novembre 2007
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