Lettore e-book al posto di libri e dispense
di Manuel Massimo
Il primo progetto pilota prenderà il via a Padova. La possibilità di prezzi contenuti e la differente possibilità di usare gli appunti
Prove tecniche di futuro in ateneo: un corso universitario interamente seguito e preparato dagli studenti "in digitale" attraverso un lettore e-book (e-reader) e materiali didattici multimediali al posto delle comuni dispense del docente e dei tradizionali manuali accademici in formato cartaceo. Il primo progetto pilota in Italia partirà in via sperimentale nel 2011 alla facoltà di Economia dell'Università di Padova e sarà tenuto da un team di giovani docenti di Organizzazione Aziendale: il professore associato titolare di cattedra Paolo Gubitta - classe 1969 e unico over 40 - sarà coadiuvato dai due ricercatori Martina Gianecchini e Diego Campagnolo, rispettivamente di 34 e 32 anni.
Partnership editoriale. Il corso internazionale "Italian Entrepreneurship", insegnato in inglese e finanziato da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), potrà contare sul supporto tecnico-logistico-editoriale di libreriauniversitaria.it - azienda leader nella vendita online di testi in ambito accademico e professionale - che metterà a disposizione di ogni studente un e-reader e tutti i materiali digitali realizzati ad hoc dal professore per il progetto.
Target e programma. I destinatari del corso - afferente alla Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale e del valore di 6 crediti formativi - sono soprattutto gli studenti Erasmus incoming (circa 50) ma anche i loro colleghi italiani interessati ad una carriera internazionale.
L'e-book in facoltà. Molteplici motivi hanno spinto il professor Gubitta a creare questo corso universitario multimediale/sperimentale: "Innanzitutto la valenza sociale di first mover, in quanto in Italia siamo i primi a realizzare un insegnamento con modalità di apprendimento del tutto nuove. In secondo luogo una ragione scientifica: questo progetto ci consentirà di studiare l'impatto della tecnologia e-book su metodi didattici, modelli di apprendimento e modalità di interazione tra docente e studenti". Questa sperimentazione potrebbe, di fatto, aprire le porte alla diffusione su larga scala dell'e-book in ambito accademico: al termine del progetto, infatti, uno studio analizzerà vantaggi e criticità della nuova tecnologia e raccoglierà informazioni utili per sviluppare applicazioni future e apportare miglioramenti.
Dalla carta allo schermo. La modalità di lettura "analogica" su carta e quella "digitale" su schermo sono molto differenti e la seconda è molto più "faticosa" per la vista rispetto alla prima. Per questo l'e-reader che verrà scelto per la sperimentazione accademica dovrà essere uno strumento tecnologico con precise caratteristiche costruttive: schermo antiriflesso per poter leggere un gran numero di pagine senza affaticare troppo la vista; penna elettronica per poter prendere appunti direttamente sul dispositivo; infine, supporto di diversi formati per sfruttare appieno le potenzialità ipertestuali che un e-book dà.
Questioni di copyright. La "bestia nera" dell'editoria universitaria tradizionale si chiama fotocopia: da sempre i testi accademici - siano essi ponderosi manuali da mille pagine oppure brevi monografie - vengono sistematicamente fotocopiati e venduti sottocosto (e spesso sottobanco) danneggiando in primis l'editore che smercia meno libri, ma anche l'autore il cui compenso è direttamente proporzionale alle copie vendute. Gli studenti che si rivolgono a questo mercato "parallelo" lo fanno principalmente per sfuggire al fenomeno del "caro-libri": ma paradossalmente sono proprio loro a incrementare un circolo vizioso perché i prezzi di copertina aumentano a causa dei mancati introiti da parte degli editori. Per quanto riguarda l'editoria elettronica esistono alcuni accorgimenti antipirateria che si possono inserire nei materiali didattici e-book destinati agli studenti: file di testo con un alto livello di protezione software, per impedire sia il copia-e-incolla che la stampa.
Variabile prezzo e diffusione. L'e-book si sta diffondendo negli ultimi anni soprattutto grazie al fattore prezzo, sensibilmente inferiore rispetto alla copia cartacea, ma anche potendo contare su un pubblico sempre più immerso nelle tecnologie e disposto a sperimentare le novità. Lo studente-universitario-tipo racchiude in sé queste tre caratteristiche: vuole risparmiare sul costo dei libri, ha un buon grado d'informatizzazione ed è incline ad adottare nuove modalità di fruizione dei contenuti. Anche in ambito accademico, dunque, la leva strategica su cui agire per diffondere gli e-book e creare una massa critica di "e-studenti" sarà principalmente la variabile prezzo: agli editori spetterà il compito di dare un servizio di qualità ad un costo accessibile, ai professori quello di creare contenuti innovativi ad hoc. La sfida per una nuova didattica è appena cominciata.
Partnership editoriale. Il corso internazionale "Italian Entrepreneurship", insegnato in inglese e finanziato da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), potrà contare sul supporto tecnico-logistico-editoriale di libreriauniversitaria.it - azienda leader nella vendita online di testi in ambito accademico e professionale - che metterà a disposizione di ogni studente un e-reader e tutti i materiali digitali realizzati ad hoc dal professore per il progetto.
Target e programma. I destinatari del corso - afferente alla Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale e del valore di 6 crediti formativi - sono soprattutto gli studenti Erasmus incoming (circa 50) ma anche i loro colleghi italiani interessati ad una carriera internazionale.
L'e-book in facoltà. Molteplici motivi hanno spinto il professor Gubitta a creare questo corso universitario multimediale/sperimentale: "Innanzitutto la valenza sociale di first mover, in quanto in Italia siamo i primi a realizzare un insegnamento con modalità di apprendimento del tutto nuove. In secondo luogo una ragione scientifica: questo progetto ci consentirà di studiare l'impatto della tecnologia e-book su metodi didattici, modelli di apprendimento e modalità di interazione tra docente e studenti". Questa sperimentazione potrebbe, di fatto, aprire le porte alla diffusione su larga scala dell'e-book in ambito accademico: al termine del progetto, infatti, uno studio analizzerà vantaggi e criticità della nuova tecnologia e raccoglierà informazioni utili per sviluppare applicazioni future e apportare miglioramenti.
Dalla carta allo schermo. La modalità di lettura "analogica" su carta e quella "digitale" su schermo sono molto differenti e la seconda è molto più "faticosa" per la vista rispetto alla prima. Per questo l'e-reader che verrà scelto per la sperimentazione accademica dovrà essere uno strumento tecnologico con precise caratteristiche costruttive: schermo antiriflesso per poter leggere un gran numero di pagine senza affaticare troppo la vista; penna elettronica per poter prendere appunti direttamente sul dispositivo; infine, supporto di diversi formati per sfruttare appieno le potenzialità ipertestuali che un e-book dà.
Questioni di copyright. La "bestia nera" dell'editoria universitaria tradizionale si chiama fotocopia: da sempre i testi accademici - siano essi ponderosi manuali da mille pagine oppure brevi monografie - vengono sistematicamente fotocopiati e venduti sottocosto (e spesso sottobanco) danneggiando in primis l'editore che smercia meno libri, ma anche l'autore il cui compenso è direttamente proporzionale alle copie vendute. Gli studenti che si rivolgono a questo mercato "parallelo" lo fanno principalmente per sfuggire al fenomeno del "caro-libri": ma paradossalmente sono proprio loro a incrementare un circolo vizioso perché i prezzi di copertina aumentano a causa dei mancati introiti da parte degli editori. Per quanto riguarda l'editoria elettronica esistono alcuni accorgimenti antipirateria che si possono inserire nei materiali didattici e-book destinati agli studenti: file di testo con un alto livello di protezione software, per impedire sia il copia-e-incolla che la stampa.
Variabile prezzo e diffusione. L'e-book si sta diffondendo negli ultimi anni soprattutto grazie al fattore prezzo, sensibilmente inferiore rispetto alla copia cartacea, ma anche potendo contare su un pubblico sempre più immerso nelle tecnologie e disposto a sperimentare le novità. Lo studente-universitario-tipo racchiude in sé queste tre caratteristiche: vuole risparmiare sul costo dei libri, ha un buon grado d'informatizzazione ed è incline ad adottare nuove modalità di fruizione dei contenuti. Anche in ambito accademico, dunque, la leva strategica su cui agire per diffondere gli e-book e creare una massa critica di "e-studenti" sarà principalmente la variabile prezzo: agli editori spetterà il compito di dare un servizio di qualità ad un costo accessibile, ai professori quello di creare contenuti innovativi ad hoc. La sfida per una nuova didattica è appena cominciata.
«La Repubblica» del 26 dicembre 2010
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