Si fa strada una nuova etica dei rapporti tra uomini e donne
Francesco Alberoni
Fino a ora in tutte le società conosciute l'attività sessuale veniva regolata minuziosamente dalla morale e dalla legge. Dei maschi si pensava che desiderassero accoppiarsi con tutte le donne piacenti, delle donne invece si pensava che desiderassero farlo solo con chi amavano oppure per dovere col marito. Ma oggi questo costume sta rapidamente cambiando. Moltissime donne dicono apertamente che quando vedono un uomo che piace loro cercano di non farselo scappare. Esattamente come i maschi. Ma vi sono gruppi femminili che cercano di comportarsi come facevano i maschi nei bordelli. In alcuni college americani le ragazze celebrano le feste di fine d'anno ingaggiando dei «prostituti» che si aggirano nudi fra loro e hanno rapporti sessuali prima con una e poi con l'altra mentre le compagne applaudono. E vi sono studentesse che fanno a gara sul numero dei ragazzi che si portano a letto in un anno.
Questo mi fa pensare che nel giro di pochi decenni maschi e femmine potranno accoppiarsi come loro piace, in privato o in pubblico, senza nessun freno morale. Ciò, però, non vuol dire che vi sarà una totale promiscuità. Infatti esiste una forza che vi si oppone, ma non la Chiesa, non la famiglia, non la scuola, non la morale né la legge. L'unica forza che vi si oppone è l'amore dell'innamoramento monogamico, esclusivo e geloso. Anche se un uomo o una donna sono abituati ad avere rapporti sessuali promiscui, quando si innamorano desiderano solo la persona amata e non sopportano che questa possa avere contatti sessuali con un altro. L'amore dell'innamoramento chiede la fedeltà assoluta. Una donna innamorata scrive: «Non andrò mai con un altro perché non voglio sciupare, inquinare le stupende sensazioni che provo con te. Basterebbe un contatto per intossicare irreparabilmente la loro purezza. E lo stesso vale per te».
È solo perché esistono l'innamoramento e l'amore totale che la gente si sposa ancora, va ancora a convivere, ha dei figli. Anche se poi litiga e divorzia. Il sesso libero, il sesso che non ha né regole né freni, mette in pericolo questo amore, che però resiste, lo respinge, lo frena e lo costringe a disciplinarsi. Dal conflitto fra il sesso promiscuo e amore esclusivo oggi sta lentamente nascendo, a poco a poco, un nuovo sapere e una nuova etica dell'amore e del sesso. E io sono orgoglioso di aver dedicato la mia vita a scrivere su questo argomento che diventerà sempre più importante nel futuro.
Questo mi fa pensare che nel giro di pochi decenni maschi e femmine potranno accoppiarsi come loro piace, in privato o in pubblico, senza nessun freno morale. Ciò, però, non vuol dire che vi sarà una totale promiscuità. Infatti esiste una forza che vi si oppone, ma non la Chiesa, non la famiglia, non la scuola, non la morale né la legge. L'unica forza che vi si oppone è l'amore dell'innamoramento monogamico, esclusivo e geloso. Anche se un uomo o una donna sono abituati ad avere rapporti sessuali promiscui, quando si innamorano desiderano solo la persona amata e non sopportano che questa possa avere contatti sessuali con un altro. L'amore dell'innamoramento chiede la fedeltà assoluta. Una donna innamorata scrive: «Non andrò mai con un altro perché non voglio sciupare, inquinare le stupende sensazioni che provo con te. Basterebbe un contatto per intossicare irreparabilmente la loro purezza. E lo stesso vale per te».
È solo perché esistono l'innamoramento e l'amore totale che la gente si sposa ancora, va ancora a convivere, ha dei figli. Anche se poi litiga e divorzia. Il sesso libero, il sesso che non ha né regole né freni, mette in pericolo questo amore, che però resiste, lo respinge, lo frena e lo costringe a disciplinarsi. Dal conflitto fra il sesso promiscuo e amore esclusivo oggi sta lentamente nascendo, a poco a poco, un nuovo sapere e una nuova etica dell'amore e del sesso. E io sono orgoglioso di aver dedicato la mia vita a scrivere su questo argomento che diventerà sempre più importante nel futuro.
«Corriere della Sera» del 3 gennaio 2011
Nessun commento:
Posta un commento