15 maggio 2010

Twitter, lo spazio pubblico senza intrusioni

di Luca dello Iacovo
Star, imprenditori, politici. Twitter è uno spazio per comunicare direttamente con gli altri. Ma è fondamentale la certezza dell'identità di scrive online i messaggi di 140 caratteri. Tanto che i microblog hanno introdotto la verifica degli account: è un sistema per controllare che sia vera l'identità di chi invia opinioni e commenti su twitter. Perché non sono mancati gli impostori. Tra i più celebri, il falso Steve Jobs, un utente che ha finto di essere l'amministratore delegato della Apple. Prima di essere scoperto, però, ha creato non poca confusione con i suoi messaggi. Oppure, il Dalai Lama: il suo arrivo sui microblog è stato celebrato con grandi congratulazioni sul web, ma era un falso. Solo di recente la guida spirituale dei tibetani ha deciso di entrare su twitter in modo ufficiale. Nell'universo dei microblog si moltiplicano le nicchie, simili a gruppi di persone che parlano in piazza. Secondo la società d'analisi Barracuda, il 74% degli utenti ha meno di dieci followers (cioè persone iscritte all'account di un altro). Tanti gruppetti in una grande rete. Facebook aiuta a ritrovare gli amici e condividere immagini (sono 4 miliardi ogni mese le fotografie caricate sul social network): è simile a una stanza o una bar. Twitter, invece, è utilizzato soprattutto come spazio pubblico di discussione. Ma cresce l'uso professionale. Anche nell'economia. Stocktwits, per esempio, è aggiornato con informazioni condivise da imprenditori, analisti finanziari, manager. Per i giornalisti, invece, è diventato una fonte di notizie in tempo reale, soprattutto in caso di catastrofi naturali.
«Il Sole 24 Ore» del 13 maggio 2010

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