12 maggio 2010

I wikipediani e la polemica sul porno

Dopo gli attacchi dell'ex socio Sanger, il fondatore Wales cancella immagini piccanti e finisce nell'occhio del ciclone
di Elmar Burchia
MILANO - Sesso, intrighi e Wikipedia: se l'emittente americana non avesse ripreso la storia, il tutto sarebbe finito con ogni probabilità in un fuoco di paglia. In breve: il co-fondatore di Wikipedia, Larry Sanger, (che ha lasciato la compagnia nel 2002) aveva dichiarato in aprile di aver segnalato l'orgazzazione Wikimedia Foundation all'Fbi. A quanto sembra nel database di immagini dell'enciclopedia libera Wikimedia Commons (sito Wiki che raccoglie i file multimediali) sarebbero stati diffusi deliberatamente contenuti pedopornografici. Consapevole del fatto che Sanger fa riferimento a materiale fotografico storico, così come alle cosiddette immagini "lolicon" - manga (fumetti giapponesi) con giovani ragazze in pose erotiche -, i gestori di Wikimedia dichiarano ora di non aver violato nessuna legge, assicurando oltretutto che nessun contenuto illegale sarà pubblicato.
POTERI - L'intero caso, in realtà, non è stato approfondito dagli agenti federali. La vicenda, alla quale in questi giorni la tv conservatrice Fox News ha dato un certo risalto, ha però trascinato l'enciclopedia online in un vortice di polemiche. Per non subire un danno di immagine, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales è, come dicevamo intervenuto, personalmente ed ha cominciato, in via cautelativa, a cancellare centinaia di immagini (circa 400) finite nell'occhio del ciclone. Un'iniziativa che vìola palesemente lo statuto di Wikipedia, accusano gli autori volontari, che avrebbero dovuto essere avvisati dell'intervento. E infatti la comunità online in queste ore è in fibrillazione: i milioni di wikipediani non hanno apprezzato affatto la mossa di Wales, accusandolo di aver abusato dei suoi poteri. Nello specifico gli autori «censurati» lamentano dell'approccio rigido avuto da Wales e hanno chiesto a «Jimbo» di rimettere subito i suoi privilegi di membro fondatore. Un'apposita petizione è stata sottoscritta nel frattempo da quasi 300 wikipediani.
SCUSE - Domenica scorsa, poi, il dietrofront: il fondatore e guru di Wikipedia ha tratto le dovute conseguenze ed ha spiegato in un comunicato di aver trasferito alcuni dei suoi poteri speciali di editing. In una email ha inoltre sottolineato che in futuro non interverrà più in questa maniera. Se nei prossimi giorni Wikipedia darà il via ad un restyling del portale, con una migliore navigazione, un nuovo logo e funzioni di editing più semplici, gli autori dell'enciclopedia online non sembrano avere molta voglia di festeggiare: per loro la relazione è oramai incrinata e difficile ricucire.
«Il Corriere della Sera» del 12 maggio 2010

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