14 maggio 2010

I primi passi un anno fa al Lingotto. Il piano di Mondadori
di Cristina Taglietti
Feltrinelli, Gems, Rcs: il patto degli editori per la nuova sfida all'ebook
Nasce la piattaforma Edigita: subito duemila titoli
Si apre il Salone del libro, nasce Edigita. Non è un caso che alla vigilia dell’appuntamento più importante per l’editoria italiana, dove più di un incontro affronterà il tema del futuro dei libri, venga annunciato l'esordio della prima piattaforma italiana dedicata esclusivamente alla distribuzione degli ebook. A promuoverla sono tre tra i maggiori gruppi editoriali di casa nostra — Feltrinelli, Messaggerie Italiane con Gems e Rcs Libri —, che insieme raggruppano oltre quaranta sigle editoriali. Il progetto è mettere gli editori italiani in condizione di offrire le proprie edizioni anche in formato ebook attraverso i più popolari device presenti e futuri (Kindle, Ipad ecc.), agendo come fornitore di servizi sia per le librerie online (ibs.it, LibreriaRizzoli.it e laFeltrinelli.it in primo luogo) che per i siti di e-commerce stranieri (come Amazon.com o iBooks.com). Una «svolta importante» la definisce Carlo Feltrinelli «che nasce dalla volontà di non disperdere gli sforzi nella conquista di questo mercato».
Entro il prossimo autunno Edigita renderà disponibili almeno duemila titoli e gli editori sperano nel successo natalizio, sulla scia di quanto è successo lo scorso anno in America. Resta fuori dalla piattaforma, ma non dal mercato digitale, il gruppo Mondadori che da tempo ha annunciato il lancio, entro l’anno, dei primi ebook, «un’offerta di 1.400 titoli di cui 400 novità assolute» scrive in un comunicato Riccardo Cavallero, direttore Generale Libri Trade Mondadori: «La scelta è per una architettura aperta sia come strumenti di lettura, rendendo fruibili i nostri ebook su tutti i device, sia come distribuzione, infatti non venderemo direttamente ma attraverso gli operatori e-commerce italiani e stranieri. Questo nostro approccio non può che farci valutare in maniera positiva la nascita di nuovi operatori sul mercato degli ebook, siano essi un consorzio di editori come Edigita che altre piattaforme indipendenti come Simplicissimus o la neonata Bookrepublic».
Ma c’è realmente un mercato per l’ebook? La quota negli Stati Uniti è stata nel 2009 inferiore al 2% e secondo le previsioni crescerà fino al 15-20 per cento entro il 2015. Edigita prevede che il mercato italiano possa raggiungere almeno i 60-70 milioni di euro nel 2015 con una quota non inferiore al 4-5%. «È un passo importante —dice Teresa Cremisi, vicepresidente di Rcs Libri—. Adesso il mercato italiano del libro digitale è ancora balbettante, non è come negli Stati Uniti dove le distanze impongono l’uso delle librerie online. Anche in Giappone sono molto diffusi, soprattutto per i manga e la narrativa sentimentale. In Europa la situazione è completamente diversa, ma per gli editori era importante mettersi insieme e gettare le basi per affrontare la sfida. Io credo che il mercato si aprirà quando arriverà un supporto che soddisfi veramente il lettore. Per ora in Europa i supporti esistenti non hanno avuto grande successo, vengono usati da pochi e solo per scopi professionali». Teresa Cremisi ha già avuto un'esperienza simile in Francia, con Flammarion, il marchio del gruppo Rcs di cui è presidente e direttore generale. «Il luglio scorso con Gallimard e Seuil abbiamo creato Eden che sta andando abbastanza bene». «La massa critica del catalogo di tre grandi editori consente di partire con una base consistente garantendo a chi si occupa da sempre di contenuti di mantenerne il controllo anche nella distribuzione, di completare la sua personale strategia sul digitale — spiega Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di Gems —. Abbiamo cominciato a parlarne proprio lo scorso anno alla Fiera di Torino. Sono seguiti molti incontri anche con Cefriel, la società del Politecnico di Milano che ci ha affiancato nello start-up».
Certo, il libro cartaceo continuerà a essere la priorità. «Naturalmente tutti gli editori hanno interesse a difenderlo — spiega Carlo Feltrinelli —. Ma questa è un’iniziativa moderna e un segnale di grandematurazione di un pezzo importante di editoria italiana. È un progetto lungimirante, aperto a tutti. Non è una setta chiusa». Ma i lettori italiani sono pronti? «L’ebook è una realtà e se i lettori adesso non sono pronti lo saranno tra pochi anni. Il processo è irreversibile». Proprio in occasione del Salone l’Ufficio studi dell’Aie ha indagato la propensione degli italiani all’ebook. Il 7,5% degli intervistati dichiara di aver già comprato un ebook o di accingersi a farlo. Un altro 5,8% aspetta solo un maggior numero di titoli in italiano.
«Il Corriere della Sera» del 12 maggio 2010

Nessun commento: