Gli aggiornamenti dell'edizione 2011 del celebre dizionario
s. i. a.
A rischio di estinzione parole come nefasto zuppo, abulico e intrepido. New entry shonen, patchanka
Apericena, archistar, arcisicuro, barbatrucco, cinecocomero, crunch, emo, enoturismo, gollonzo, impanicarsi, inguattare, pinocchietto, shonen, tankini: sono alcune tra le oltre 1.500 nuove parole che aggiornano l'edizione 2011 del Vocabolario della Lingua Italiana Zingarelli, la storica opera di consultazione pubbicata dall'editore Zanichelli, che conta in tutto 143mila voci e 377mila significati. Vanno invece da abulico a zuppo, passando per nefasto e intrepido, le 2.900 «Parole da Salvare» dell'italiano della memoria, parole ormai poco usate secondo l'Osservatorio di Zanichelli sulla lingua italiana segnalate nello Zingarelli 2011.
Fa il suo ingresso ufficiale nel dizionario «Resta di stucco, è un barbatrucco», la celebre formula-tormentone dei Barbapapà, popolari personaggi dei cartoni animati lanciati nella seconda metà degli anni Settanta. Ma è solo uno dei tanti esempi di come il costume, la cronaca, la società, la cultura hanno trasformato il linguaggio corrente, tanto da coniare neologismi degni da apparire nel vocabolario. Così lo Zingarelli 2011 registra il «gollonzo», nato dallo slang nelle trasmissioni della Gialappas ma adottato poi dal giornalismo sportivo per indicare il goal ridicolo, fortunoso. Anche la moda «Emo» (come la musica) ora è nel vocabolario, con il significato di «appartenente a gruppi giovanili che vestono di nero».
Esordiscono anche altre parole del mondo giovanile: «shonen» e «shoujo», che in giapponese indicano le riviste (Manga) e film (Anime) rispettivamente per ragazzi e ragazze; tra i nuovi generi musicali lo Zingarelli 2011 segnala il «patchanka». Massimiliano Fuksas o Renzo Piano, in quanto «architetti di grande successo e notorietà» si possono chiamare a buon diritto «archistar». Dal cinema, dopo il «cinepanettone» natalizio (già nello Zingarelli 2010) viene accolto il cinecocomero estivo. Voci sempre tipiche della stagione calda sono i «fantasmini» (calzini cortissimi che non escono dal bordo della scarpa) e il «pinocchietto», il pantalone «alla pescatora».
Nel repertorio lessicale del pret-a-porter dello Zingarelli 2011 entra anche il «tankini» (costume da bagno femminile costituito da slip più canotta). Con «sandalone» invece s'intende un sinonimo di «peplum», il film mitologico all'italiana anni '60. Sdoganati nuovi modi di dire, tra i quali «arcisicuro», «impanicarsi» (cadere in preda ad una crisi di panico), «inguattare» (termine usato nel significato di 'nasconderè).
Tra i neologismi 2011 debuttano nell'italiano ufficiale «nativo digitale»: nel linguaggio giornalistico chi è nato nell'era di Internet e quindi più aduso alle tecnologie dell«'immigrato digitale» che le ha imparate solo da adulto. Dal mondo dell'Happy Hour arrivano: «alcopop» (bevanda con poco alcol per giovani) e i più alcolici «chupito» e «shot» (o «shottino»), magari sorseggiati a un«'apericena» (aperitivo che sostituisce una cena).
Ad arricchire il menù dello Zingarelli 2011 ci sono poi pietanze come l'nduja calabrese, la cartellata pugliese, i friarielli napoletani, tajarin e cugnà piemontesi. E dopo, per «smaltire», si possono praticare le nuove discipline di fitness: acquaspinning, crunch, ginnastica dolce. O magari facendo la danza rituale maori haka.
Fa il suo ingresso ufficiale nel dizionario «Resta di stucco, è un barbatrucco», la celebre formula-tormentone dei Barbapapà, popolari personaggi dei cartoni animati lanciati nella seconda metà degli anni Settanta. Ma è solo uno dei tanti esempi di come il costume, la cronaca, la società, la cultura hanno trasformato il linguaggio corrente, tanto da coniare neologismi degni da apparire nel vocabolario. Così lo Zingarelli 2011 registra il «gollonzo», nato dallo slang nelle trasmissioni della Gialappas ma adottato poi dal giornalismo sportivo per indicare il goal ridicolo, fortunoso. Anche la moda «Emo» (come la musica) ora è nel vocabolario, con il significato di «appartenente a gruppi giovanili che vestono di nero».
Esordiscono anche altre parole del mondo giovanile: «shonen» e «shoujo», che in giapponese indicano le riviste (Manga) e film (Anime) rispettivamente per ragazzi e ragazze; tra i nuovi generi musicali lo Zingarelli 2011 segnala il «patchanka». Massimiliano Fuksas o Renzo Piano, in quanto «architetti di grande successo e notorietà» si possono chiamare a buon diritto «archistar». Dal cinema, dopo il «cinepanettone» natalizio (già nello Zingarelli 2010) viene accolto il cinecocomero estivo. Voci sempre tipiche della stagione calda sono i «fantasmini» (calzini cortissimi che non escono dal bordo della scarpa) e il «pinocchietto», il pantalone «alla pescatora».
Nel repertorio lessicale del pret-a-porter dello Zingarelli 2011 entra anche il «tankini» (costume da bagno femminile costituito da slip più canotta). Con «sandalone» invece s'intende un sinonimo di «peplum», il film mitologico all'italiana anni '60. Sdoganati nuovi modi di dire, tra i quali «arcisicuro», «impanicarsi» (cadere in preda ad una crisi di panico), «inguattare» (termine usato nel significato di 'nasconderè).
Tra i neologismi 2011 debuttano nell'italiano ufficiale «nativo digitale»: nel linguaggio giornalistico chi è nato nell'era di Internet e quindi più aduso alle tecnologie dell«'immigrato digitale» che le ha imparate solo da adulto. Dal mondo dell'Happy Hour arrivano: «alcopop» (bevanda con poco alcol per giovani) e i più alcolici «chupito» e «shot» (o «shottino»), magari sorseggiati a un«'apericena» (aperitivo che sostituisce una cena).
Ad arricchire il menù dello Zingarelli 2011 ci sono poi pietanze come l'nduja calabrese, la cartellata pugliese, i friarielli napoletani, tajarin e cugnà piemontesi. E dopo, per «smaltire», si possono praticare le nuove discipline di fitness: acquaspinning, crunch, ginnastica dolce. O magari facendo la danza rituale maori haka.
«La Stampa» del 30 settembre 2010
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