I «diari» di Mussolini a Como
di Antonio Carioti
La replica «Presentare alcuni documenti non significa certo esaltare il regime»
Quando arriverà domani sera a Como, in piazza Cavour, per presentare i presunti «diari di Mussolini» in apertura della rassegna letteraria ParoLario, il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri sarà accolto, alle ore 18, da due striscioni di protesta. Uno riguarda il suo atteggiamento verso la figura del Duce: «I diari di Mussolini: guerra, deportazione e miseria, la storia non si cambia». Il secondo invece concerne le sue disavventure giudiziarie: «Vergogna: via da Como i mafiosi». L’iniziativa si deve ai militanti locali della Federazione della Sinistra (l’aggregazione che unisce Rifondazione comunista e Comunisti italiani), che già da alcuni giorni hanno avviato una campagna contro la presenza di Dell’Utri alla manifestazione culturale comasca. Alla contestazione aderisce anche l’Associazione dei partigiani (Anpi), che in un comunicato accusa il senatore di apologia del fascismo e ricorda la figura di Enrico Caronti, martire della Resistenza vanamente torturato dai nazifascisti per farlo parlare, paragonandolo a Vittorio Mangano, condannato per mafia e definito in più occasioni un «eroe» da Dell’Utri. Anche il Comitato per la difesa della Costituzione di Como ha espresso il suo «forte dissenso» con una lettera inviata al presidente di ParoLario, Glauco Peverelli. Quest’ultimo, interpellato dal «Corriere», definisce «strumentale» la protesta: «Presentare dei documenti, per quanto discussi, non è certo una forma di apologia del fascismo. Noi abbiamo invitato Dell’Utri perché abbiamo saputo che Bompiani in autunno pubblicherà i diari e ci è sembrato interessante chiamare a presentarli colui che ne è in possesso. Poi - aggiunge Peverelli - saranno gli storici a giudicare il valore di quelle pagine. Chi ritiene impropria l’iniziativa è libero di non venire a seguirla. Quanto al processo contro il senatore del Pdl, non è una faccenda che ci riguardi: giudicarlo spetta alla magistratura». Dal canto suo Dell’Utri non sembra dare peso alle contestazioni: «Troppo olio per un cavolo. Certe polemiche non meritano neppure una risposta. A Como ci sarò e leggerò brani dei diari, che considero un documento molto interessante». Ci saranno però, sin dalle 17.30, anche i contestatori, tra i quali il presidente provinciale e consigliere comunale di Rifondazione Donato Supino: «A parte le due condanne per mafia subite da Dell’Utri, qui si cerca di rappresentare Mussolini in modo distorto, cancellando le sue pesantissime responsabilità per la soppressione della libertà, le leggi razziali, la guerra. Siamo indignati: oggi in Italia si ignorano le proteste degli operai colpiti dalla crisi e invece si dà spazio all’operazione mistificatrice di Dell’Utri». Ma avete intenzione di disturbare l’intervento del senatore? «No, la nostra sarà una protesta civile e non intendiamo prestarci a provocazioni, anche se non possiamo garantire per tutti coloro che saranno in piazza».
«Corriere della Sera» del 29 agosto 2010
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