«Aumentano i giovanissimi che inalano sostanze non considerate stupefacenti». In Lombardia la più alta percentuale di sequestri
di Fiorenza Sarzanini
Droga, la relazione del Viminale: come nelle favelas. Cresce anche il consumo di cocaina
Arriva dall’estero, invade il mercato e sempre più spesso finisce nelle mani di giovani e giovanissimi. Perché l’offerta è enorme, i prezzi sono bassi e soprattutto perché la cocaina è una droga che non fa paura. In un anno sono quasi raddoppiati i diciassettenni denunciati per consumo abituale di polvere bianca. Calano i sequestri di ecstasy, ma il dato non inganna gli esperti visto che il consumo continua a crescere. E tra i più piccoli si fa largo una nuova moda che sembra importata direttamente dalle favelas brasiliane: lo sniffing.
LE NUOVE ROTTE - La relazione annuale che la Direzione Centrale Antidroga del Viminale consegna al Parlamento, conferma l’allarme sul consumo di quella che fino a qualche anno fa era definita «la droga dei ricchi». E mette in guardia sulla diffusione degli stupefacenti nelle scuole e in tutti i luoghi frequentati dai ragazzi. L’ufficio guidato dal generale Carlo Gualdi fornisce i numeri del fenomeno, indica le «rotte» del traffico che restano dominate dal cartello colombiano, analizza la penetrazione sul mercato italiano delle varie sostanze. E conferma come nelle regioni del Nord - Lombardia in testa - sia più alta la percentuale dei sequestri, ma anche quella dei consumatori.
FIUMI DI COCA - Era stato il ministro dell’Interno Giuliano Amato, un paio di mesi fa, a denunciare «la spaventosa domanda di cocaina». E adesso basta scorrere i numeri per rendersi conto che soltanto nel 2006 sono state sigillate quattro tonnellate e mezzo di polvere bianca, con un incremento rispetto all’anno precedente che sfiora il sei per cento. L’analisi contenuta nella relazione va in questa direzione. E tiene conto anche del calo dei prezzi che sono quasi dimezzati passando dai 100 euro a grammo di tre anni fa ad appena 40 euro. «Gli elevati quantitativi di stupefacenti sequestrati - è scritto nel documento - sembrano voler indicare una tendenza all’aumento della domanda, specie della cocaina che sta occupando sempre di più gli spazi che appartenevano all’eroina. Non a caso si tratta della sostanza che ha prodotto il più alto numero di denunce: 12.471 contro le 12.160 del 2005 e un aumento pari al 2,5 per cento. Un dato che si trasforma in un chiaro indicatore dell’esistenza sul mercato di disponibilità sempre maggiori di questo tipo di stupefacente da destinare ai consumi e conferma la crescita della domanda che negli ultimi anni ha avuto un andamento inverso a quello dell’eroina».
COLLA E LACCHE - Si chiama «sniffing» ed è la pratica, a quanto pare sempre più frequente tra i giovanissimi, per arrivare allo «sballo». La relazione denuncia il fenomeno come alternativa al consumo di pasticche allucinogene. E mette in allerta rispetto ai dati: «I limitati sequestri di droghe sintetiche - il cui traffico illecito, data la facilità del reperimento e trasporto, è per lo più gestito da persone collocate al di fuori del grosso circuito criminale - si inquadra verosimilmente nel continuo mutamento degli attori dello stesso traffico, che rende più difficoltosa l’attività di contrasto delle forze dell’ordine. Il dato sui sequestri di droghe sintetiche, relativamente basso, non va pertanto interpretato come una tendenza alla riduzione della domanda, che invece sarebbe in crescita come emerge da altri indicatori e dal numero delle denunce». Le tabelle contenute nel documento mostrano come spicchi il consumo di sostanze alternative come il khat, l’oppio, la morfina e altre sostanze similari «capaci di produrre un certo grado di euforia ed effetti stimolanti e allucinogeni». Ed ecco la denuncia: «Molti giovani cercano questi stessi effetti nello sniffing con prodotti che non sono considerati droghe. In pratica vengono inalate sostanze volatili presenti in colle, gas, carburanti, prodotti per la pulizia, diluenti, lacche per i capelli».
GIOVANI DENUNCIATI - Scorrendo i dati che riguardano il consumo di droghe tra gli «under 18» a colpire è proprio il dato sulla cocaina. Complessivamente diminuisce infatti il numero dei denunciati che passano dai 1.203 dello scorso anno ai 1.038 degli ultimi dodici mesi, ma aumenta quello di chi fa uso di polvere bianca: da 185 a 197. «E questo - denuncia la Direzione Antidroga - è segno evidente di una crescita di interesse verso queste sostanze». Tra loro, nove hanno appena 14 anni, 102 ne hanno 17. La regione con il maggior numero di minori coinvolti è la Lombardia con 117 segnalazioni. Su 1.038 giovani, sono 38 quelli che hanno 14 anni, mentre gli stranieri sono 211.
L’ultima tendenza sniffing Tra i giovanissimi risulta sempre più diffusa la moda dello «sniffing», che sembra importata dalle favelas brasiliane. Per provare effetti allucinogeni i ragazzi sniffano sostanze volatili che non sono droghe e che si trovano in colle, gas, carburanti, diluenti e lacche per capelli
La «polvere bianca» mercato Dalla relazione del Viminale la cocaina risulta essere la droga più diffusa sul mercato degli stupefacenti. Nel 2006 ne sono state sequestrate quattro tonnellate e mezzo. È anche la sostanza per la quale si è registrato il maggior numero di denunce: 12.471 contro le 12.160 del 2005, con un incremento del 2,5%
LE NUOVE ROTTE - La relazione annuale che la Direzione Centrale Antidroga del Viminale consegna al Parlamento, conferma l’allarme sul consumo di quella che fino a qualche anno fa era definita «la droga dei ricchi». E mette in guardia sulla diffusione degli stupefacenti nelle scuole e in tutti i luoghi frequentati dai ragazzi. L’ufficio guidato dal generale Carlo Gualdi fornisce i numeri del fenomeno, indica le «rotte» del traffico che restano dominate dal cartello colombiano, analizza la penetrazione sul mercato italiano delle varie sostanze. E conferma come nelle regioni del Nord - Lombardia in testa - sia più alta la percentuale dei sequestri, ma anche quella dei consumatori.
FIUMI DI COCA - Era stato il ministro dell’Interno Giuliano Amato, un paio di mesi fa, a denunciare «la spaventosa domanda di cocaina». E adesso basta scorrere i numeri per rendersi conto che soltanto nel 2006 sono state sigillate quattro tonnellate e mezzo di polvere bianca, con un incremento rispetto all’anno precedente che sfiora il sei per cento. L’analisi contenuta nella relazione va in questa direzione. E tiene conto anche del calo dei prezzi che sono quasi dimezzati passando dai 100 euro a grammo di tre anni fa ad appena 40 euro. «Gli elevati quantitativi di stupefacenti sequestrati - è scritto nel documento - sembrano voler indicare una tendenza all’aumento della domanda, specie della cocaina che sta occupando sempre di più gli spazi che appartenevano all’eroina. Non a caso si tratta della sostanza che ha prodotto il più alto numero di denunce: 12.471 contro le 12.160 del 2005 e un aumento pari al 2,5 per cento. Un dato che si trasforma in un chiaro indicatore dell’esistenza sul mercato di disponibilità sempre maggiori di questo tipo di stupefacente da destinare ai consumi e conferma la crescita della domanda che negli ultimi anni ha avuto un andamento inverso a quello dell’eroina».
COLLA E LACCHE - Si chiama «sniffing» ed è la pratica, a quanto pare sempre più frequente tra i giovanissimi, per arrivare allo «sballo». La relazione denuncia il fenomeno come alternativa al consumo di pasticche allucinogene. E mette in allerta rispetto ai dati: «I limitati sequestri di droghe sintetiche - il cui traffico illecito, data la facilità del reperimento e trasporto, è per lo più gestito da persone collocate al di fuori del grosso circuito criminale - si inquadra verosimilmente nel continuo mutamento degli attori dello stesso traffico, che rende più difficoltosa l’attività di contrasto delle forze dell’ordine. Il dato sui sequestri di droghe sintetiche, relativamente basso, non va pertanto interpretato come una tendenza alla riduzione della domanda, che invece sarebbe in crescita come emerge da altri indicatori e dal numero delle denunce». Le tabelle contenute nel documento mostrano come spicchi il consumo di sostanze alternative come il khat, l’oppio, la morfina e altre sostanze similari «capaci di produrre un certo grado di euforia ed effetti stimolanti e allucinogeni». Ed ecco la denuncia: «Molti giovani cercano questi stessi effetti nello sniffing con prodotti che non sono considerati droghe. In pratica vengono inalate sostanze volatili presenti in colle, gas, carburanti, prodotti per la pulizia, diluenti, lacche per i capelli».
GIOVANI DENUNCIATI - Scorrendo i dati che riguardano il consumo di droghe tra gli «under 18» a colpire è proprio il dato sulla cocaina. Complessivamente diminuisce infatti il numero dei denunciati che passano dai 1.203 dello scorso anno ai 1.038 degli ultimi dodici mesi, ma aumenta quello di chi fa uso di polvere bianca: da 185 a 197. «E questo - denuncia la Direzione Antidroga - è segno evidente di una crescita di interesse verso queste sostanze». Tra loro, nove hanno appena 14 anni, 102 ne hanno 17. La regione con il maggior numero di minori coinvolti è la Lombardia con 117 segnalazioni. Su 1.038 giovani, sono 38 quelli che hanno 14 anni, mentre gli stranieri sono 211.
L’ultima tendenza sniffing Tra i giovanissimi risulta sempre più diffusa la moda dello «sniffing», che sembra importata dalle favelas brasiliane. Per provare effetti allucinogeni i ragazzi sniffano sostanze volatili che non sono droghe e che si trovano in colle, gas, carburanti, diluenti e lacche per capelli
La «polvere bianca» mercato Dalla relazione del Viminale la cocaina risulta essere la droga più diffusa sul mercato degli stupefacenti. Nel 2006 ne sono state sequestrate quattro tonnellate e mezzo. È anche la sostanza per la quale si è registrato il maggior numero di denunce: 12.471 contro le 12.160 del 2005, con un incremento del 2,5%
«Corriere della sera» del 12 aprile 2007
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