Facebook-crossing!
di Alice Rinaldi
Una giornata dedicata alla condivisione della cultura
Nel 1925 l'antropologo Marcel Mauss affermava che «il dono» è il modo più comune e universale di creare relazioni umane. Il dono è una forma di comunicazione gentile. Come poche se ne vedono in giro, ultimamente, dal talk show televisivo alla fermata dell'autobus. Ma nel 2010 c'è Facebook, un bacino in costante condivisione che propone piccole idee che per semplice associazione diventano grandi iniziative. L'ultima nasce dal gruppo Leggere, leggere, leggere! - 26 marzo 2010 - Primo esperimento nazionale. Alberto Schiariti, il fondatore, è un ragazzo di 22 anni, blogger appassionato di libri, vittima della sconcertante lontananza relazionale del pendolarismo. La giornata del 26 marzo, 241.327 persone (al momento, ma il numero sale ogni minuto) regaleranno libri a sconosciuti. Vale a dire che venerdì ci saranno potenzialmente 241.327 libri in più in giro per l'Italia. L'industria editoriale ringrazia. Ma ringraziano soprattutto gli internauti per questa bella metafora della rete che si moltiplica sulle strade. Una giornata che ricorda, inoltre, il bookcrossing, iniziativa nata nel 2001, che prevede il rilascio di libri nell'ambiente affinché di volta in volta vengano trovati, letti e di nuovo rilasciati. Un «libro-incrocio» per la circolazione delle conoscenze, la condivisione del piacere della lettura, l'arricchimento delle risorse. Un «giralibro» che è un contatto virtuale - così come lo è «faccialibro» - ma che lascia il sapore della condivisione emotiva, un Face-Book-Crossing di risorse che si arricchiscono viaggiando da un media a un altro. Sulla bacheca tanti messaggi, tra chi si chiede chi fermare e cosa dire, ma soprattutto tanti titoli e un unico modo per comunicare, sentirsi insieme e, perché no, trasmettere energia. Nei punti di incontro nelle varie città si daranno vita a flashmob, una sorta di performance artistico-energetica dove persone riunite in uno spazio pubblico all'improvviso e in contemporanea fanno qualcosa - leggere - per poi disperdersi. Energia concentrata e poi fatta propria: Novecento, Una bella differenza, Il dio delle piccole cose, Cent'anni di solitudine, L'amico ritrovato... quale sarà la vostra?
«Il Manifesto» del 24 marzo 2010
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