06 marzo 2010

La dinamica del blog

Social network
di Vincenzo Cosenza*
La Social Network Analysis è una metodologia che permette di far emergere, visualizzandoli, i nodi centrali (hub) di un certo sistema di relazioni, nonché gli elementi (bridge) che rendono possibile la comunicazione tra due sottoreti (clique) diverse.
Ho provato ad applicarla ai blog più visibili che animano la scena italiana con l'obiettivo di rendere evidenti le relazioni che si instaurano tra i blogger e capire meglio come fluisce l'informazione tra essi. Dapprima ho considerato i 500 blog italiani più citati negli ultimi 6 mesi e di conseguenza per ognuno di essi ho ricercato, utilizzando BlogBabel e Vox Populi di Digital PR, i più frequenti link in uscita (ossia i blog più citati) e in entrata (ossia i blog citanti il blog di riferimento). Il criterio della frequenza del linking permette di fotografare le relazioni più durature e meno occasionali. Di conseguenza sono emersi 1.741 blog che ho rappresentato in questa mappa, sotto forma di sfere di varie dimensioni, in relazione alla quantità di citazioni ricevute da ciascun blog.
Una prima analisi, basata soltanto sulla metrica delle citazioni (indegree), evidenzia l'esistenza di alcuni blog più linkati e visibili di altri per diverse ragioni (il valore dei contenuti, la longevità, la notorietà pre-blogging, la capacità di usare tecniche di visibilità). Tra questi Piovono Rane, di Alessandro Giglioli, Manteblog di Massimo Mantellini, Wittgenstein di Luca Sofri. Ma se si approfondisce l'analisi, dando meno peso alla metrica dei link in entrata, è possibile rendere visibili, utilizzando appositi algoritmi, diversi cluster. I cluster sono sotto gruppi omogenei di blog, che si linkano vicendevolmente perché trattano lo stesso argomento oppure perché dialogano tra loro, anche non pensandola allo stesso modo.
Tra questi emergono alcune sottoreti più coese di altre come quelle dei network di nano-publishing, come Blogo e Blogosfere, in cui il linkarsi a vicenda fa parte di una strategia ben precisa tesa ad aumentare la visibilità e dunque a generare più traffico, al fine di convincere gli inserzionisti a pianificare campagne pubblicitarie su di essi.
Ma emergono anche cluster tematici ben definiti di blog che, senza un obiettivo economico, si linkano spontaneamente perché condividono una passione comune. È il caso delle sottoreti di blog che trattano di letteratura, di musica, di cinema, di cucina e addirittura di vini.
Molto ampie, ma meno definite e più disomogenee appaiono le reti di blog che scrivono di argomenti legati al mondo delle tecnologie e del web; questo perché ognuna di esse preferisce trattarli da punti di vista differenti: ci sono i blog che rilanciano soltanto le novità tecnologiche, quelli che offrono consigli e tutorial molto tecnici, quelli che approfondiscono gli impatti sulla società o ancora le implicazioni per la comunicazione e il marketing.
La blogosfera politica italiana tende a riprodurre gli schieramenti contrapposti e ad appiattirsi sul l'agenda politica dettata dai grandi media. La difficoltà di produrre analisi originali e di dialogare emerge dai cluster più evidenti ascrivibili all'area della sinistra, con posizioni spesso molto critiche nei confronti della direzione del Pd, all'area della destra, con blog che si richiamano al liberalismo e al conservatorismo di stampo anglosassone, più che al pensiero berlusconiano, e a quella "grilliano-dipietrista", che fa da semplice cassa di risonanza alle iniziative dei due personaggi.
L'analisi, che fotografa la parte più visibile della blogosfera italiana, non ha pretesa di esaustività né può cogliere tutte le sfaccettature e il dinamismo della rete, ma è utile per portare alla luce la complessità relazionale della rete, che necessita di essere studiata prima di pretendere di inquinarla con azioni di comunicazione di vecchio stampo.
*Responsabile Digital Pr
«Il Sole 24 Ore (Nova)» del 10 febbraio 2010

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