10° Rapporto Nazionale sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza (2009)
di Eurispes - Telefono Azzurro
L’impatto dei figli sui consumi delle famiglie italiane. Nel 2007, le coppie senza figli hanno sostenuto una spesa mensile media per l’acquisto di beni e servizi di 2.600 euro (+12,2% rispetto al 2003), che coincide al 13,7% in meno rispetto alla spesa mensile media sostenuta dalle coppie con un figlio (2.957 euro, +5,9% rispetto al 2003) e ad oltre il 22% in meno rispetto alla spesa mensile media sostenuta dalle coppie con 2 figli (3.188 euro, +8,8% rispetto al 2003) e dalle coppie con 3 e più figli (3.189 euro, +8,7% rispetto al 2003). La presenza di un solo figlio registra, quindi, un incremento della spesa mensile media delle famiglie pari a circa 360 euro (4.200 euro l’anno), mentre lo stesso incremento è più contenuto nel caso di coppie con 2 figli (la spesa media mensile è pari a circa 230 euro in più rispetto alla spesa delle coppie con un solo figlio) e trascurabile nel caso di coppie con 3 e più figli. A fronte della maggiore spesa mensile media, quest’ultima tipologia familiare è la meno diffusa in Italia (982.500 unità nel 2007), con una spesa mensile cumulata stimabile in circa 3,1 miliardi di euro, contro gli 11,8 miliardi di euro delle coppie con 1 figlio, i 12,5 miliardi di euro delle coppie senza figli e i 12,8 miliardi di euro delle coppie con 2 figli (rispettivamente 3,9, 4,8 e 4 milioni di unità nel 2007). La categoria di spesa che risente maggiormente della presenza di figli è quella relativa all’acquisto di prodotti alimentari e bevande, a cui le famiglie con 3 e più figli destinano mensilmente 672 euro, il 50% in più rispetto alle coppie senza figli (446 euro) e il 3,6% rispetto alla spesa mensile media del 2003 (648 euro contro 410 euro delle coppie senza figli). La presenza di figli comporta un aggravio notevole anche relativamente all’esigenza di mobilità di ciascun membro del nucleo familiare, con una spesa mensile media per i trasporti (comprensiva di acquisto di auto, moto, assicurazioni, carburante e manutenzione dei veicoli e trasporto pubblico) di 551 euro, il 35% in più rispetto alle coppie senza figli (408 euro) e il 20% in più rispetto alla spesa mensile media del 2003 (456 euro contro i 351 euro delle coppie senza figli).
I must have dell’universo giovanile: abbigliamento. Un primo importante status symbol delle ultime generazioni di bambini e adolescenti è l’abbigliamento, a cui sempre più spesso i giovani attribuiscono una funzione sociale oltre che pratica. L’industria italiana dell’abbigliamento junior (0-14 anni) ha registrato, nel 2008, un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro (+5,5% rispetto al 2005), un valore della produzione superiore a 1,2 miliardi di euro e un valore delle esportazioni e delle importazioni, rispettivamente, di 791 milioni di euro (+11% rispetto al 2005) e di 1,5 miliardi di euro (+27% rispetto al 2005); i consumi finali nel mercato interno hanno superato, nel 2008, i 5 miliardi di euro (+8,5% rispetto allo stesso dato del 2005 che era di 4,6 miliardi di euro), che, tenuto conto della popolazione residente in Italia di età compresa tra 0 e 14 anni (oltre 8,3 milioni di individui), corrisponde ad un consumo finale medio per ciascun bambino e adolescente di circa 600 euro l’anno (+7,7% rispetto al 2005) (SitaRicerca e Istat, 2008).
Le stime sulle dotazioni tecnologiche dei giovani. Parallelamente al settore dell’abbigliamento, anche quello della telefonia mobile registra le preferenze dei giovani relativamente ai diversi modelli, agli accessori e ai servizi a valore aggiunto. In base all’indagine campionaria realizzata da Eurispes e Telefono Azzurro nel 2008, oltre la metà dei bambini di età compresa tra 7 e 11 anni (58,6%) possiede un telefonino, mentre tale percentuale, rilevata tra gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni, supera il 96%. I bambini e gli adolescenti possessori di uno o più telefonini, che in base alla rilevazione campionaria del 2008 di Eurispes e Telefono Azzurro è possibile stimare in oltre 6 milioni di individui, rappresentano un segmento di mercato della telefonia mobile di crescente interesse per le industrie e le società di servizi operative nel settore. Dato il ricavo medio per utente del settore della telefonia mobile nel 2008 (530 euro, ottenuti rapportando i 24,3 miliardi di euro di ricavi complessivi ai 46,1 milioni di utenti attivi), è possibile stimare il giro d’affari relativo ai soli utenti di età compresa tra i 7 e i 19 anni, in oltre 3,2 miliardi di euro (stima Eurispes).
In base all’indagine campionaria realizzata da Eurispes e Telefono Azzurro nel 2008, il 73,4% dei bambini di età compresa tra 7 e 11 anni possiede, inoltre, un computer (oltre 2 milioni di individui), con percentuali a livello territoriale comprese tra il 64,2% delle Isole e l’81,4% del Centro (rispettivamente 212.000 e 410.000 individui), mentre la stessa percentuale, riscontrata nella fascia di età adolescenziale compresa tra 12 e 19 anni, cresce fino al 93% (2,7 milioni di individui), con percentuali a livello territoriale comprese tra l’88,9% delle Isole e il 96,1% del Centro (rispettivamente 550.000 e 800.000 individui).
Così come l’interesse dimostrato da bambini e adolescenti per tutto ciò che attiene la moda e la telefonia mobile, anche l’utilizzo crescente del computer e delle console portatili tra giovani e giovanissimi costituisce un fenomeno a valenza economica oltre che sociale: nel 2008 il giro d’affari dell’industria videoludica italiana è stato di oltre 1.262 milioni di euro (+21,6% rispetto al 2007 e più del doppio rispetto al 2006), a cui corrisponde un 43 ricavo medio per giocatore (24 milioni in Italia secondo le ultime stime) di circa 50 euro l’anno e un giro d’affari, per i soli giocatori di età compresa tra 7 e 19 anni, stimabile in oltre 320 milioni di euro (Aesvi, , 2008).
Un ulteriore must have dei bambini e, soprattutto, degli adolescenti, è rappresentato dal lettore di musica digitale. Nonostante il giro d’affari della musica digitale legale in Italia costituisca ancora una componente minoritaria rispetto alla musica su supporto fisico (14,6 milioni di euro nel 2007 secondo le stime ufficiali della Federazione Industria Musicale Italiana, di cui 6,5 milioni di euro di vendite via web e 8,1 milioni di euro di vendite via mobile), sta crescendo negli ultimi anni l’attenzione da parte dei diversi attori del settore musicale (distributori, case discografiche, interpreti, editori, produttori di apparecchi di riproduzione audio/video) nei confronti di questo segmento del mercato italiano.
I must do dell’universo giovanile: intrattenimento, sport, amici. Un primo must a cui un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti non rinuncia, è frequentare le sale cinematografiche, luoghi di intrattenimento nei confronti dei quali l’interesse di giovani e giovanissimi è andato consolidandosi nel corso degli anni: nel 2007, i cinema sono stati frequentati da oltre 5 milioni di bambini e adolescenti nella fascia di età compresa tra 6 e 17 anni, con un incidenza sul totale della popolazione residente del 74% (4 giovani su 5) (stima Eurispes).
Un altro must do delle ultime generazioni, riguarda il rapporto che bambini e adolescenti instaurano fin da giovanissimi con il mondo dello sport, sia in termini di frequenza di luoghi di intrattenimento ad esso attinenti (spettacoli sportivi quali le partite di calcio), sia in termini di impiego del proprio tempo libero nella pratica di attività sportive.
L’interesse per tutto ciò che attiene il mondo della musica, che nell’ambito dei must have del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza si manifesta nell’utilizzo di lettori mp3 e mp4, si riscontra anche nell’ambito dei must do di giovani e giovanissimi, attraverso l’ampia partecipazione a spettacoli e concerti di musica dal vivo. Nel corso del 2007, infatti, oltre 1,8 milioni di bambini e adolescenti hanno assistito a concerti di musica dal vivo (il 29,3% concerti di musica classica e opera, il 70,7% altri tipi di concerti).
Nonostante l’interesse dimostrato da bambini e adolescenti per luoghi di intrattenimento quali discoteche, concerti e spettacoli sportivi, la vita quotidiana delle ultime generazioni di giovani e giovanissimi non è, inoltre, votata esclusivamente al divertimento e allo svago, come dimostra la considerevole presenza registrata negli ultimi anni in luoghi di intrattenimento culturali quali: musei e mostre (2,8 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 41,2% della popolazione di riferimento); teatri (2,1 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 31,1% della popolazione di riferimento), siti archeologici e monumenti (1,7 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 25,2% della popolazione di riferimento).
È importante, infine, sottolineare come gli interessi e le preferenze espresse da giovani e giovanissimi per must do quali frequentare luoghi di intrattenimento (discoteche, cinema e concerti di musica) e praticare attività sportive, hanno un risvolto economico oltre che sociale, in linea con quanto già rilevato per i must have delle nuove generazioni (telefonino, computer, lettore mp3).
In particolare, secondo l’Eurispes, in base al giro d’affari e al numero di utenti delle manifestazioni tenutesi nei diversi luoghi di intrattenimento, l’intrattenimento e lo svago di bambini e adolescenti hanno generato ricavi per oltre 735 milioni di euro nel solo 2007, di cui: 423,8 milioni per manifestazioni sportive (2,7 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 159 euro); 138,8 milioni per spettacoli cinematografici (5,1 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 27 euro); 85,9 milioni per manifestazioni teatrali (2,1 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 40 euro); 49,4 milioni per mostre e esposizioni (2,8 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 18 euro); 36,9 milioni per attività concertistica (1,8 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 20 euro).
I must have dell’universo giovanile: abbigliamento. Un primo importante status symbol delle ultime generazioni di bambini e adolescenti è l’abbigliamento, a cui sempre più spesso i giovani attribuiscono una funzione sociale oltre che pratica. L’industria italiana dell’abbigliamento junior (0-14 anni) ha registrato, nel 2008, un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro (+5,5% rispetto al 2005), un valore della produzione superiore a 1,2 miliardi di euro e un valore delle esportazioni e delle importazioni, rispettivamente, di 791 milioni di euro (+11% rispetto al 2005) e di 1,5 miliardi di euro (+27% rispetto al 2005); i consumi finali nel mercato interno hanno superato, nel 2008, i 5 miliardi di euro (+8,5% rispetto allo stesso dato del 2005 che era di 4,6 miliardi di euro), che, tenuto conto della popolazione residente in Italia di età compresa tra 0 e 14 anni (oltre 8,3 milioni di individui), corrisponde ad un consumo finale medio per ciascun bambino e adolescente di circa 600 euro l’anno (+7,7% rispetto al 2005) (SitaRicerca e Istat, 2008).
Le stime sulle dotazioni tecnologiche dei giovani. Parallelamente al settore dell’abbigliamento, anche quello della telefonia mobile registra le preferenze dei giovani relativamente ai diversi modelli, agli accessori e ai servizi a valore aggiunto. In base all’indagine campionaria realizzata da Eurispes e Telefono Azzurro nel 2008, oltre la metà dei bambini di età compresa tra 7 e 11 anni (58,6%) possiede un telefonino, mentre tale percentuale, rilevata tra gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni, supera il 96%. I bambini e gli adolescenti possessori di uno o più telefonini, che in base alla rilevazione campionaria del 2008 di Eurispes e Telefono Azzurro è possibile stimare in oltre 6 milioni di individui, rappresentano un segmento di mercato della telefonia mobile di crescente interesse per le industrie e le società di servizi operative nel settore. Dato il ricavo medio per utente del settore della telefonia mobile nel 2008 (530 euro, ottenuti rapportando i 24,3 miliardi di euro di ricavi complessivi ai 46,1 milioni di utenti attivi), è possibile stimare il giro d’affari relativo ai soli utenti di età compresa tra i 7 e i 19 anni, in oltre 3,2 miliardi di euro (stima Eurispes).
In base all’indagine campionaria realizzata da Eurispes e Telefono Azzurro nel 2008, il 73,4% dei bambini di età compresa tra 7 e 11 anni possiede, inoltre, un computer (oltre 2 milioni di individui), con percentuali a livello territoriale comprese tra il 64,2% delle Isole e l’81,4% del Centro (rispettivamente 212.000 e 410.000 individui), mentre la stessa percentuale, riscontrata nella fascia di età adolescenziale compresa tra 12 e 19 anni, cresce fino al 93% (2,7 milioni di individui), con percentuali a livello territoriale comprese tra l’88,9% delle Isole e il 96,1% del Centro (rispettivamente 550.000 e 800.000 individui).
Così come l’interesse dimostrato da bambini e adolescenti per tutto ciò che attiene la moda e la telefonia mobile, anche l’utilizzo crescente del computer e delle console portatili tra giovani e giovanissimi costituisce un fenomeno a valenza economica oltre che sociale: nel 2008 il giro d’affari dell’industria videoludica italiana è stato di oltre 1.262 milioni di euro (+21,6% rispetto al 2007 e più del doppio rispetto al 2006), a cui corrisponde un 43 ricavo medio per giocatore (24 milioni in Italia secondo le ultime stime) di circa 50 euro l’anno e un giro d’affari, per i soli giocatori di età compresa tra 7 e 19 anni, stimabile in oltre 320 milioni di euro (Aesvi, , 2008).
Un ulteriore must have dei bambini e, soprattutto, degli adolescenti, è rappresentato dal lettore di musica digitale. Nonostante il giro d’affari della musica digitale legale in Italia costituisca ancora una componente minoritaria rispetto alla musica su supporto fisico (14,6 milioni di euro nel 2007 secondo le stime ufficiali della Federazione Industria Musicale Italiana, di cui 6,5 milioni di euro di vendite via web e 8,1 milioni di euro di vendite via mobile), sta crescendo negli ultimi anni l’attenzione da parte dei diversi attori del settore musicale (distributori, case discografiche, interpreti, editori, produttori di apparecchi di riproduzione audio/video) nei confronti di questo segmento del mercato italiano.
I must do dell’universo giovanile: intrattenimento, sport, amici. Un primo must a cui un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti non rinuncia, è frequentare le sale cinematografiche, luoghi di intrattenimento nei confronti dei quali l’interesse di giovani e giovanissimi è andato consolidandosi nel corso degli anni: nel 2007, i cinema sono stati frequentati da oltre 5 milioni di bambini e adolescenti nella fascia di età compresa tra 6 e 17 anni, con un incidenza sul totale della popolazione residente del 74% (4 giovani su 5) (stima Eurispes).
Un altro must do delle ultime generazioni, riguarda il rapporto che bambini e adolescenti instaurano fin da giovanissimi con il mondo dello sport, sia in termini di frequenza di luoghi di intrattenimento ad esso attinenti (spettacoli sportivi quali le partite di calcio), sia in termini di impiego del proprio tempo libero nella pratica di attività sportive.
L’interesse per tutto ciò che attiene il mondo della musica, che nell’ambito dei must have del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza si manifesta nell’utilizzo di lettori mp3 e mp4, si riscontra anche nell’ambito dei must do di giovani e giovanissimi, attraverso l’ampia partecipazione a spettacoli e concerti di musica dal vivo. Nel corso del 2007, infatti, oltre 1,8 milioni di bambini e adolescenti hanno assistito a concerti di musica dal vivo (il 29,3% concerti di musica classica e opera, il 70,7% altri tipi di concerti).
Nonostante l’interesse dimostrato da bambini e adolescenti per luoghi di intrattenimento quali discoteche, concerti e spettacoli sportivi, la vita quotidiana delle ultime generazioni di giovani e giovanissimi non è, inoltre, votata esclusivamente al divertimento e allo svago, come dimostra la considerevole presenza registrata negli ultimi anni in luoghi di intrattenimento culturali quali: musei e mostre (2,8 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 41,2% della popolazione di riferimento); teatri (2,1 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 31,1% della popolazione di riferimento), siti archeologici e monumenti (1,7 milioni di presenze nella fascia di età 6-17 anni, 25,2% della popolazione di riferimento).
È importante, infine, sottolineare come gli interessi e le preferenze espresse da giovani e giovanissimi per must do quali frequentare luoghi di intrattenimento (discoteche, cinema e concerti di musica) e praticare attività sportive, hanno un risvolto economico oltre che sociale, in linea con quanto già rilevato per i must have delle nuove generazioni (telefonino, computer, lettore mp3).
In particolare, secondo l’Eurispes, in base al giro d’affari e al numero di utenti delle manifestazioni tenutesi nei diversi luoghi di intrattenimento, l’intrattenimento e lo svago di bambini e adolescenti hanno generato ricavi per oltre 735 milioni di euro nel solo 2007, di cui: 423,8 milioni per manifestazioni sportive (2,7 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 159 euro); 138,8 milioni per spettacoli cinematografici (5,1 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 27 euro); 85,9 milioni per manifestazioni teatrali (2,1 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 40 euro); 49,4 milioni per mostre e esposizioni (2,8 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 18 euro); 36,9 milioni per attività concertistica (1,8 milioni di utenti tra 6 e 17 anni e un giro d’affari per utente di 20 euro).
Fonte: http://www.azzurro.it/index.php?id=225 (28 novembre 2009)
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