di Pierluigi Battista
Vedete ragazzi, il noto linguista insiste sulla parità che la donna deve ancora raggiungere addirittura in campo lessicale. Il vocabolario italiano è pieno di espressioni che al maschile hanno un significato gradevole, simpatico e positivo e al femminile invece ne assumono un altro di ben diversa natura.
ESEMPI:
Cortigiano= uomo di corte/ Cortigiana= quella cosa lì.
Uomo di strada= uomo del popolo/ Donna di strada= quella cosa lì.
Un uomo pubblico= un uomo in vista/ Una donna pubblica= quella cosa lì.
Un uomo facile= un uomo senza pretese/ Una donna facile= quella cosa lì.
Un intrattenitore= un uomo dalla conversazione divertente/ Un’intrattenitrice= quella cosa lì.
Un uomo disponibile= un uomo gentile e premuroso/ Una donna disponibile= quella cosa lì.
Un cubista= un uomo che dipinge nello stile di Picasso/ Una cubista= quella cosa lì.
Un passeggiatore= un uomo che cammina/ Una passeggiatrice= quella cosa lì.
Un uomo allegro= un buontempone/ Una donna allegra= quella cosa lì.
Un mondano= un gran signore/ Una mondana= quella cosa lì.
Uno che batte= un tennista/ Una che batte= quella cosa lì.
Uomo di strada= uomo del popolo/ Donna di strada= quella cosa lì.
Un uomo pubblico= un uomo in vista/ Una donna pubblica= quella cosa lì.
Un uomo facile= un uomo senza pretese/ Una donna facile= quella cosa lì.
Un intrattenitore= un uomo dalla conversazione divertente/ Un’intrattenitrice= quella cosa lì.
Un uomo disponibile= un uomo gentile e premuroso/ Una donna disponibile= quella cosa lì.
Un cubista= un uomo che dipinge nello stile di Picasso/ Una cubista= quella cosa lì.
Un passeggiatore= un uomo che cammina/ Una passeggiatrice= quella cosa lì.
Un uomo allegro= un buontempone/ Una donna allegra= quella cosa lì.
Un mondano= un gran signore/ Una mondana= quella cosa lì.
Uno che batte= un tennista/ Una che batte= quella cosa lì.
Supplemento «Sette» al «Corriere della Sera» di metà febbraio 2011
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