TECNOLOGIA - Era nata per collegare stampanti e modem. Ma poi i buontemponi hanno preso il sopravvento,ed è arrivata una cascata di inutili ma ingegnosi apparecchi da allacciare alla nuova presa: dal set per fonduta alle lampade abbronzanti, dai guanti termici al radar rilevatore di fantasmi...
di Matteo Liut
Tempi duri quelli in cui era necessario raggiungere macchinette del caffè poste a distanze indicibili per poter avere l'agognata calda bevanda. E che epoche tristi quelle in cui il Natale in ufficio poteva essere rallegrato solo dalle classiche luci colorate. E come non menzionare i mirabili sforzi fisici messi in atto da improbabili impiegati stressati che, per rilassarsi e fare qualche scherzo ai colleghi, erano ridotti a lanciare cartine o elastici da un capo all'altro dell'ufficio. Per fortuna tutto questo è finito. Tutto finalmente può essere fatto restando alla propria postazione, davanti al proprio amato e adorato computer. E tutto grazie a tre parole magiche: Universal Serial Bus, ovvero Usb. Chiunque lavori, giochi, navighi o abbia qualsiasi tipo di contatto con il mondo dei personal computer conosce molto bene queste "prese universali" che hanno soppiantato da qualche anno quasi tutti gli altri tipi di collegamenti. Da tempo ormai stampanti, scanner, tastiere, mouse e molti altri tipi di periferiche "parlano" al computer attraverso questo cavetto che termina con un connettore piatto a quattro poli. La logica è semplice: due poli per la trasmissione dei dati, gli altri due per l'alimentazione elettrica a 5 volt. Un vero e proprio trionfo della "convergenza digitale" e della "modularità", due delle caratteristiche principali dei nuovi media secondo gli studiosi. Ma l'universalità della presa Usb è andata ben al di là delle intenzioni dei suoi inventori. Il processo, diranno i sociologi, è assolutamente normale, si chiama «social shaping of technology», costruzione sociale della tecnologia. Finora, infatti, gli oggetti tecnologici hanno sempre trovato usi non pensati dai creatori, spesso strani o inusuali. Quello che è successo per la porta Usb, però, è a dir poco bizzarro. Sembra infatti che l'universalità della connessione abbia permesso la connessione dell'universo di oggetti, fantasie, manie e bizze artistiche. Per la gioia di collezionisti, esperti, man iaci tecnologici, insomma, per dirla con una parola, di tutti i geek. E diciamocelo: chi non ha mai sognato di gustarsi una fonduta al cioccolato comodamente seduto al Pc, grazie all'apposito set, ovviamente connesso via Usb? Chi non ha mai intimamente desiderato abbronzarsi restando ore davanti al monitor grazie alle lampade Usb da sistemare ai lati dello schermo? E poi, confessiamolo, tutti prima o poi avrebbero voluto ardentemente scaldarsi mani e piedi grazie ai guanti e alle pantofole Usb. Ma l'elenco potrebbe continuare a lungo: al computer, oltre alle classiche lampadine o ventoline, si può connettere anche un piccolo lancia-freccette Usb orientabile con tre freccette pronte al lancio. Oppure un cannone Usb, dalla cui bocca esce una piccola donna-cannone di gomma. O ancora un bellissimo scalda-tazza per il caffè o il tè. E per l'estate una piastra raffredda-vivande Usb. Per gli ambienti chiusi uno stupendo diffusore di essenze o uno ionizzatore, tutti Usb ovviamente. Per i più esigenti (o maniaci?) esiste anche un radar rilevatore di fantasmi Usb: un prodotto giapponese doc che segnala fenomeni elettromagnetici "insoliti", utile (per fortuna!) anche come classica memoria Usb (la famosa "chiavetta"). E che dire del cagnolino Usb che abbaia quando arriva posta o quando qualcuno in nostra assenza si avvicina al computer? O dell'acquario finto, che fornisce a sua volta altre connessioni Usb. Tutti dovrebbero avere, poi, il piccolo Elvis Presley Usb che si muove al ritmo della musica prodotta dal Pc. Gli inventori di questi multiformi oggetti sono sparsi un po' ovunque sulla faccia del pianeta ma si concentrano (inutile dirlo) negli Stati Uniti e nell'estremo Oriente, soprattutto in Giappone, dove il mercato dei gadget Usb sembra essere particolarmente fiorente. Ed è proprio un ex tecnico della Sony, Kouzi Ichigaya, ad aver pensato la vera invenzione dell'estate: i vestiti ventilati Usb. Si tratta di indumenti in cui sono state inserite delle ventole collegabili alla fatidica porta. Purtroppo sono disponibili solo in Giappone, per ora. Ma quasi tutti gli altri incredibili gadget Usb possono essere acquistati via Internet. I siti che li recensiscono, ne parlano o li vendono sono davvero tanti. Per iniziare si può partire da www.thinkgeek.com o da www.usbgeek.com, senza dimenticare www.everythingusb.com. Ma la ricerca può ampliarsi inserendo semplicemente «Usb gadgets» su qualsiasi motore di ricerca. In Italia, intanto stiamo a guardare e, nell'attesa di impavidi inventori, qualcuno ha pensato a un vero premio per il gadget Usb più inutile (la classifica si trova su www.ictblog.it): si va dal massaggiatore Usb, al temperamatite Usb, dall'albero di Natale Usb alla targhetta per cani Usb. Ma il vincitore è una "vasca" Usb per cucinare gli spaghetti. Ovviamente alla giapponese.
«Avvenire» del 2 luglio 2006
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