I primi risultati affluiti al Ministero confermano la tendenza dello scorso anno: 3% i respinti, l'11% hanno preso il minimo e l'8,45 il massimo dei voti
di Salvo Intravaia
di Salvo Intravaia
Quasi tutti promossi alla maturità. Gli studenti italiani che non riescono a superare l'ultimo scoglio sono appena 3 su 100, mentre l'8 e mezzo per cento riesce ad ottenere il massimo punteggio (100 centesimi) a disposizione della commissione per i cosiddetti superbravi. Poco più di un ragazzo su 10 ce la fa per il rotto della cuffia acciuffando il punteggio minimo: 60 centesimi. Ecco in sintesi i primi risultati degli esami di Stato ormai agli sgoccioli in quasi tutte le regioni italiane. A divulgarli è l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione - una "costola" del ministero dell'Istruzione - che ha raccolto i dati di oltre 17 mila maturandi. Non si tratta di una rilevazione campionaria, ma di una semplice raccolta di dati inviati attraverso internet dalle stesse commissioni esaminatrici alla fine dei lavori. Ma questi primi numeri ripropongono con piccole variazioni lo scenario delle passate edizioni della maturità, tanto criticata dagli addetti ai lavori perché di fatto 'non più selettiva'. Infatti, tra coloro che approdano all'ultimo anno delle scuole superiori, in un modo o nell'altro, l'Esame lo passano quasi tutti.
Dato significativo perché nella formula dell'esame di Stato, riformato nel 1999, sono stati aboliti di fatto i non ammessi. I primi numeri, che come detto non si possono considerare come un campione rappresentativo, provengono da tutte le regioni italiane, con leggera prevalenza per quelle del Centro e del Nord. E i numeri raccolti dall'Invalsi, in base alle esperienze degli anni precedenti, si discostano di poco da quelli elaborati e pubblicati dal ministero dell'Istruzione a fine esame. I più bravi sono ancora una volta gli studenti dei licei che fanno registrare pochissimi bocciati (l'1,1 per cento) e tantissimi superbravi: il 13 per cento. La maglia nera se la giocano i ragazzi degli istituti professionali e dei tecnici: i primi contano meno bocciati - il 4 per cento - ma i secondi possono vantare un maggior numero di promossi col massimo punteggio - il 7 per cento. Da questi primi dati le commissioni esaminatrici - composte totalmente da insegnanti interni alla scuola - sembrano essere state di manica larga. Nei colloqui fioccano i 35 centesimi: il massimo punteggio previsto per gli orali. E come avviene da qualche anno a questa parte sono le ragazze le più brave. Prendendo in esame le medie dei punteggi 'per genere', queste ultime, superano sempre i compagni: dal credito scolastico, raggranellato nell'arco dell'ultimo triennio, alle tre prove scritte. Dal voto del colloquio all'eventuale bonus di 5 punti a disposizione della commissione per coloro che si presentano agli esami con un credito almeno di 15 punti e un minimo di 70 punti nelle prove, scritte e orali.
Dato significativo perché nella formula dell'esame di Stato, riformato nel 1999, sono stati aboliti di fatto i non ammessi. I primi numeri, che come detto non si possono considerare come un campione rappresentativo, provengono da tutte le regioni italiane, con leggera prevalenza per quelle del Centro e del Nord. E i numeri raccolti dall'Invalsi, in base alle esperienze degli anni precedenti, si discostano di poco da quelli elaborati e pubblicati dal ministero dell'Istruzione a fine esame. I più bravi sono ancora una volta gli studenti dei licei che fanno registrare pochissimi bocciati (l'1,1 per cento) e tantissimi superbravi: il 13 per cento. La maglia nera se la giocano i ragazzi degli istituti professionali e dei tecnici: i primi contano meno bocciati - il 4 per cento - ma i secondi possono vantare un maggior numero di promossi col massimo punteggio - il 7 per cento. Da questi primi dati le commissioni esaminatrici - composte totalmente da insegnanti interni alla scuola - sembrano essere state di manica larga. Nei colloqui fioccano i 35 centesimi: il massimo punteggio previsto per gli orali. E come avviene da qualche anno a questa parte sono le ragazze le più brave. Prendendo in esame le medie dei punteggi 'per genere', queste ultime, superano sempre i compagni: dal credito scolastico, raggranellato nell'arco dell'ultimo triennio, alle tre prove scritte. Dal voto del colloquio all'eventuale bonus di 5 punti a disposizione della commissione per coloro che si presentano agli esami con un credito almeno di 15 punti e un minimo di 70 punti nelle prove, scritte e orali.
«La Repubblica» del 10 luglio 2006
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