Il telefonino garantisce tranquillità ai genitori, che tengono meglio sotto controllo i figli. Ma i «benefici» non si fermano qui
di Emanuela Di Pasqua
Rapporto del Trust for Study of Adolescence
GRAN BRETAGNA – Meglio con che senza: questo è il parere dei genitori intervistati dalla società di ricerche britanniche Trust for Study of Adolescence sull’uso del telefonino da parte dei giovani. L’indagine – condotta su 60 famiglie appartenenti a ogni strato sociale ed economico – ha evidenziato che la maggior parte dei genitori è sostanzialmente concorde nel valutare positivamente l’impatto del telefonino sulla quotidianità dei propri figli e soprattutto sulle proprie ansie. La maggior parte dei padri e delle madri lo regala ai figli per poter essere sempre al corrente dei loro spostamenti e per poterli rintracciare. Farà anche male alla salute (dicono ogni tanto e ogni tanto smentiscono), causerà una leggera dipendenza emotiva, darà ai ragazzini odierni un’espressione talvolta lobotomizzata, ma è fonte di tranquillità per le famiglie e il rischio di bullismo telefonico, truffe via cellulare o minacce simili passa in secondo piano rispetto alla gioia della reperibilità.
TUTTI GLI USI – E se i grandi preferiscono sentire la voce dell’amato figlio, quest’ultimo dimostra invece di prediligere decisamente la rassicurazione via Sms. A questo proposito le femmine sono maggiormente controllate rispetto ai coetanei e, di conseguenza, tendono a messaggiare più spesso i propri spostamenti. I teenager utilizzano i messaggini per mettersi d’accordo, per intrecciare relazioni e – non ultimo – per contrattare con mamma e papà l’orario di rientro. In generale il telefono mobile regala ai giovani maggior sicurezza e un senso di indipendenza fondamentale e inseguito alla loro età.
NON SOLO FAMIGLIA – I genitori non sono i soli ad aver intuito i pregi del cellulare. Anche i politici hanno infatti capito il ruolo chiave che il piccolo dispositivo riveste nella vita degli adolescenti, e cercano quindi di raggiungere questi futuri elettori proprio via mobile, sfruttando a pieno le peculiarità comunicative del telefonino e il linguaggio sciolto che lo caratterizza. Si pensi all’iniziativa «Text Tony», vale a dire l’invito dell’amministrazione britannica a parlare con Tony Blair via Sms, ponendo domande e sollevando questioni. Altro progetto è il Citizen Calling project (www.citizencalling.com), attraverso il quale i giovani cittadini possono mettersi in contatto con il Parlamento britannico per mandare messaggi o video dai propri cellulari.
INCONVENIENTI HI-TECH – Gli esperti della Trust for Study of Adolescence trascurano però la possibilità che il telefonino si spenga o non prenda o, semplicemente, che il giovane non ne senta lo squillo (magari è in discoteca). Tanto è rassicurante sentire telefonicamente il proprio bambino, quanto è ansiogeno sentire la voce metallica «l’utente chiamato non è raggiungibile» o assistere allo squillo a vuoto. Ma questo fa parte degli inconvenienti, peraltro molto frequenti, in cui capita di imbattersi quando ci si affida alla tecnologia, o quando si ha a che fare con giovani che non vogliono essere rintracciati...
INCONVENIENTI HI-TECH – Gli esperti della Trust for Study of Adolescence trascurano però la possibilità che il telefonino si spenga o non prenda o, semplicemente, che il giovane non ne senta lo squillo (magari è in discoteca). Tanto è rassicurante sentire telefonicamente il proprio bambino, quanto è ansiogeno sentire la voce metallica «l’utente chiamato non è raggiungibile» o assistere allo squillo a vuoto. Ma questo fa parte degli inconvenienti, peraltro molto frequenti, in cui capita di imbattersi quando ci si affida alla tecnologia, o quando si ha a che fare con giovani che non vogliono essere rintracciati...
«Corriere della sera» del 23 ottobre 2006
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