di Giovanni Belardelli
Alessandro Fracassi, produttore per Rai Fiction di un film ispirato al «Sangue dei vinti» di Giampaolo Pansa, ha raccontato a questo giornale di aver faticato non poco prima di trovare regista e attori disponibili. Un caso di «censura preventiva», come lo definisce lo stesso Fracassi, che non fa che confermare una circostanza ben nota: quanto sia ancora estesa la diffidenza verso un racconto non mitologico della Resistenza, capace di fare i conti anche con gli omicidi commessi da partigiani dopo il 25 aprile ' 45. Una diffidenza, comunque, per nulla condivisa da Michele Placido, che ha accettato con convinzione di partecipare al film come protagonista. E la sua scelta merita d' essere notata anche per una cosa semplice, ma importante, che indirettamente mostra: cioè che esistono i pregiudizi e i conformismi ma poi, al dunque, è decisiva la volontà dei singoli di accettarli o respingerli.
«Corriere della sera» del 23 dicembre 2008
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