di Paolo Ferrario
C’è una stretta correlazione tra le attività svolte su Internet e i risultati scolastici. In particolare, passare troppe ore sul web alla ricerca di sesso virtuale o giocando d’azzardo aumenta le probabilità di essere bocciati. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell’Esc Team di Milano, centro specialistico per la cura della dipendenza dal web, che, a gennaio, hanno realizzato un’indagine su un campione di 2.396 studenti tra i 13 e i 19 anni. Tre gli ambiti principali indagati: tempo trascorso ogni giorno collegati ad Internet, attività svolte on line e rendimento scolastico al termine del primo quadrimestre dell’anno. I risultati dicono che i nostri adolescenti vivono permanentemente collegati alla rete: il 66,5% degli intervistati non sospende mai la connessione mentre studia e il 59,1% non la interrompe nemmeno quando va a dormire. E ancora. Il 20% si connette a Internet ogni dieci minuti (soprattutto attraverso smartphone), il 20,5% si collega ogni ora, il 17,2% ogni 3-4 ore, il 15,7% ogni 30 minuti, mentre il 22,5% si connette alla rete web 1 o 2 volte al giorno. Circa il tempo passato su Internet, il 30,6% dei ragazzi dice di trascorrere on line tra 1 e 2 ore al giorno, il 29,4% tra le 3 e le 4 ore, l’11,5% meno di un’ora. L’11,2%, invece, resta connesso per almeno 5-6 ore durante la giornata, che salgono a 7-8 per il 4,5% e superano le 8 ore per l’8,9% del totale. Alla domanda sul tipo di attività svolta in rete (due le risposte possibili), i ragazzi hanno risposto, per il 90%, dichiarando di connettersi per navigare sui social network. Inoltre, il 36,4% ricerca informazioni, il 20,9% gioca on line, l’8,5% si connette per attività di tipo sessuale (video pornografici) e il 4,5% gioca d’azzardo. Sono proprio queste due ultime tipologie a suscitare la maggiore preoccupazione tra gli intervistatori. Incrociando i dati sulle attività on line e quelli sul rendimento scolastico (solo il 30,7% del campione non ha insufficienze mentre il 27,80 ne ha 3 o più), si scopre che il 60,8% di chi utilizza Internet per scopi sessuali rischia la bocciatura e lo stesso vale per il 53,6% di chi gioca d’azzardo on line. Chi poi svolge entrambe queste attività ha praticamente la certezza di perdere l’anno. Le percentuali variano al cambiare delle attività. Per i video giochi, ad esempio, il rischio bocciatura riguarda il 39,5% del totale. Ed è proprio la qualità del tempo trascorso in rete, più che la quantità, la variabile discriminante. I dati della ricerca dicono, infatti, che il 53,8% degli studenti intervistati, ad oggi privo di debiti scolastici, si connette almeno una volta all’ora e il 51,4% resta collegato per almeno tre o più ore nel corso della giornata. A conferma di ciò, i ricercatori evidenziano il fatto che solo il 25,7% di chi naviga alla ricerca di informazioni è esposto al rischio di perdere l’anno scolastico.
«Avvenire» del 4 febbraio gennaio 2013
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