di Luciano Canfora
Ottima l'idea del Pontefice di estendere alla lingua latina le comunicazioni «telegrafiche» correntemente definite Twitter e che lui chiama «pagina publica breviloquentis», scrivendo a chi lo seguirà: «Tuus adventus in paginam publicam Summi Pontificis Benedicti XVI breviloquentis optatissimus est» (il tuo ingresso nella pagina Twitter ufficiale del Sommo Pontefice Benedetto XVI è graditissimo). Non a caso il medesimo ha rilanciato la lingua latina attraverso la rifondazione dell'Accademia Pontificia per la Latinità, presieduta dal Magnifico Rettore dell'Università di Bologna, insigne latinista nonché allievo di Alfonso Traina. Chi non ricorda l'importante lavoro del Traina sul Pascoli latino? E il Pascoli latino è un esempio lampante della vitalità di tale lingua. Commentando quella iniziativa in un'intervista per «Avvenire» soggiunsi che il latino senza il greco è cosa incompleta. Non dovrebbe essere difficile, specie ora che anche i politici si servono di questo strumento, twittare in greco antico. Non è forse l'Italia il Paese che esporta nel resto d'Europa, ricca sì, ma alquanto culturalmente impoverita, operatori culturali capaci d'intendere le due lingue classiche?
«Corriere della Sera» del 18 gennaio 2013
Nessun commento:
Posta un commento