08 novembre 2009

L'effetto domino

Quella spallata che fece crollare il Muro di Berlino scateno quello che gli analisti di geopolitica chiamano l’“effetto domino”: nel giro di poco tempo porto alla dissolu­zione dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Un’onda lunga che cambiò anche la storia e la geografia dei Balcani con la guerra nell’allora Jugoslavia e la fine del re­gime albanese.
1- POLONIA
A Varsavia la fine del comunismo fu segnata dalla vittoria di 'Solidarnosc' alle elezioni del 4 giugno 1989 e dalla formazione del primo governo non comunista di Tadeusz Mazowiecki. Il 9 dicembre 1990 le elezioni presidenziali furono vinte da Lech Walesa, leader di Solidarnosc
2 - UNGHERIA
Nell’ottobre 1989 il Partito comunista tenne il suo ultimo congresso, si sciolse e si ricostituì come Partito socialista (esiste ancora oggi). Tra il 16 e il 20 dello stesso mese, il parlamento adottò una nuova legislazione che eliminava tutti gli elementi del comunismo dalla vita politica ed economica
3- BULGARIA
Dopo le rivolte, il 10 novembre ’89 il Politburò depose il segretario Todor Zhivkov, alleato dell’Urss. Nel febbraio ’90 il Pc rinunciò al potere assoluto e a giugno, nelle prime elezioni libere, vinse però dal Partito socialista, cioè il Pc riformato.
«Avvenire» dell'8 novembre 2009

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