02 aprile 2010

Il Papa: l’aborto, ingiustizia elevata a diritto

Brano dell'omelia pronunciata da Benedetto XVI durante la Messa Crismale il 1 aprile 2010, giovedì santo
di Benedetto XVI
A ppartiene al simbolismo del­l’olio anche il fatto che esso rende forti per la lotta. Ciò non contrasta col tema della pace, ma ne è una parte. La lotta dei cri­stiani consisteva e consiste non nel­l’uso della violenza, ma nel fatto che essi erano e sono tuttora pronti a sof­frire per il bene, per Dio. Consiste nel fatto che i cristiani, come buoni cit­tadini, rispettano il diritto e fanno ciò che è giusto e buono. Consiste nel fat­to che rifiutano di fare ciò che negli ordinamenti giuridici in vigore non è diritto, ma ingiustizia. La lotta dei martiri consisteva nel loro «no» con­creto all’ingiustizia: respingendo la partecipazione al culto idolatrico, al­l’adorazione dell’imperatore, si sono rifiutati di piegarsi davanti alla fal­sità, all’adorazione di persone uma- ne e del loro potere. Con il loro «no» alla falsità e a tutte le sue conse­guenze hanno innalzato il potere del diritto e della verità. Così hanno ser­vito la vera pace. Anche oggi è im­portante per i cristiani seguire il di­ritto, che è il fondamento della pace. Anche oggi è importante per i cri­stiani non accettare un’ingiustizia che viene elevata a diritto – per e­sempio, quando si tratta dell’ucci­sione di bambini innocenti non an­cora nati.
«Avvenire» del 2 aprile 2010

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