01 aprile 2010

Gossip «bocciato», fare discorsi profondi rende più felici

Stanno meglio i giovani che più spesso degli altri parlano di cose importanti e ricche di significato
dall'agenzia Adnkronos Salute
Cattive notizie per gli appassionati di gossip e chiacchierate futili. Fare discorsi profondi e ricchi di significato rende infatti le persone decisamente più felici, mentre parlare solo di temi «leggeri», commentando magari le ultime imprese di vip e stelline di cinema e tv, ha l'effetto opposto. Lo rivela uno studio americano condotto dai ricercatori della Washington University di St. Louis (Wusl) e dell'University of Arizona, pubblicato sul «Journal of Psychological Sciences». Insomma, con buona pace delle riviste specializzate, i livelli di felicità diminuiscono se i discorsi si fanno banali o si riducono a meri pettegolezzi. Non solo, anche la quantità di tempo che una persona passa da sola è un chiaro indicatore del livello di felicità per la propria vita. Lo studio è durato 4 giorni e ha monitorato 79 giovani uomini e donne, tutti studenti di college. Gli scienziati hanno registrato gli argomenti delle conversazioni, a caccia di una correlazione fra i temi delle chiacchierate e i livelli di felicità di ogni partecipante.
SCAMBI DI IDEE - Dalla ricerca è emerso che il silenzio magari sarà anche d'oro, ma non è alleato della felicità. In generale, infatti, «conversare di più, indipendentemente dai contenuti, è associato a un maggior senso di felicità tra le persone coinvolte», spiega Simine Vazire della Wusl. Nello specifico, però, «i più felici sono risultati proprio i giovani che più spesso degli altri parlavano di cose importanti e ricche di significato». Mentre al lato opposto della classifica «troviamo i coetanei che si concedevano solo gossip e chiacchiere brevi e leggere», prosegue Vazire, dopo aver passato al setaccio i contenuti di 20 mila registrazioni audio. I suoni sono stati raccolti a caso, attraverso registrazioni che scattavano ogni 12,5 minuti. In particolare, la ricerca ha anche rivelato che fra i più felici c'erano anche i ragazzi meno inclini a passare il tempo da soli. Nel 70% dei casi, poi, questi giovani si dedicavano a conversazioni interessanti e profonde con un interlocutore. «Insomma, le interazioni con gli altri sono importanti per il benessere, ma soprattutto sembra esserlo uno scambio di idee che sia profondo e ricco di significato. Ma - avverte Vazire - potrebbe essere vero anche il contrario: la felicità rende più inclini ad aprirsi agli altri e a parlare di argomenti interessanti». Ecco perchè, conclude, occorrono ulteriori studi in materia.
«Corriere della Sera» del 1 aprile 2010

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