04 luglio 2007

«È esploso il gatto e io ho fatto tardi» Le fanta-giustifiche

Le invenzioni degli studenti diventano un libro
di Gabriela Jacomella
C'è la variante zoologica («L’alunno A. giustifica l’assenza del 23 novembre. Motivo: "Coccole al cane"») e quella familiare («V. giustifica il ritardo così: "Traffico in bagno"»), quella meteorologica («Giustifico l’assenza del 12 ottobre per: "Pioveva, mi sono bagnata come un pulcino e sono tornata a casa"») e quella pseudomedica («L’alunno M. giustifica l’assenza con "dolori mestruali"»), quella fantascientifica («Giustifica il ritardo con: "Non ho trovato parcheggio per l’Enterprise"») e quella lisergica («Giustifico l’assenza di mio figlio C. per motivi di dibattito culturale con un dinosauro alcolizzato»). Ci sono, più tristemente, esempi di ordinaria cafonaggine: «G., entrato in ritardo di 20 minuti circa, sostiene che la sottoscritta prof. P. dovrebbe essere l’ultima a parlare di ritardi visti i precedenti». John Beer, pseudonimo autoesplicativo di uno studente padovano che ha trovato l’Eldorado nel Web, ci riprova. Tra le migliaia di email arrivate al suo blog «7 in condotta» (ora un sito vero e proprio, www.notadisciplinare.it), ha letto, pescato e selezionato. Il prodotto finale è un libriccino edito da Rizzoli, «L’alunno è stato assente causa assedio testimoni di Geova», appena sbarcato in libreria. Una nuova fatica che pare destinata a bissare il successo del precedente «La classe fa la ola mentre spiego», miscellanea di note sul registro, credibili o meno, divertenti oppure amare, che ha già venduto 120.000 copie in 10 edizioni. La seconda tappa parte con una tiratura di 45.000 copie; e il fenomeno è tale che nella sua scia sono spuntate altre raccolte di battute made at school, come quella nata dalle segnalazioni alla redazione di Smemoranda (ed. Kowalski), con un titolo che è tutto un programma, «Prof, non posso rispondere, non ho campo!». Difficile dire se il ritratto che ne emerge corrisponda a una scuola di arroganti fannulloni o di simpatici egocentrici, disposti a tutto per un quarto d’ora di celebrità (a solleticarli ci pensa lo stesso John Beer: «Inviatemi le vostre perle e le vedrete pubblicate!»). Quel che è certo è che 7 in condotta, da puro slogan, è diventato business: basta un clic per portarsi a casa magliette in stile carcerato o felpe «griffate», ma anche, per soli 8 euro, una «penna magica» a inchiostro simpatico. Ne costa 9,90, invece, il cd-rom Maturità 2007, 313 tesine «già pronte da copiare» (compresi titoli improbabili, come «Isole Maldive» e «Produzione di vino rosso da tavola»). C’è, ovviamente, una community di studenti uniti nella lotta «contro un gruppo di docenti poco furbi ed arroganti» - come recita la canzone dei Logico che fa da colonna sonora al sito: «Sette in condotta è la mia morale, una nota sul registro non mi impara a migliorare», e così via, di rima in rima, di luogo comune in luogo comune. Non ne esce bene, la scuola italiana, da queste pagine fitte di sberleffi, sfottò e palese insofferenza nei confronti di chi sta «dall’altro lato della cattedra». Ma c’è, per fortuna, qualche perla nascosta, attimi di pura poesia che lasciano aperto uno spiraglio di speranza; come l’alunno che giustifica un giorno di assenza scrivendo che quelle ore lontano dai banchi gli sono servite per «innaffiare i semi del dubbio», né più né meno di una lezione di filosofia. O come M., che il 24 aprile non si è presentato in classe causa «irrefrenabile gioia di vivere». E non è (anche) questo, forse, che dovrebbe insegnare la scuola?
LE GIUSTIFICAZIONI
VISPA TERESA «L. entra alle 10.15 affermando di essersi perso nel giardino della scuola mentre rincorreva una farfalla variopinta»
COLPA DI NONNO «A. ha passato le giornate ad accudire il nonno giacché, a sua detta, è da tempo latitante e impossibilitato ad apparire in pubblico»
A PRANZO COL PROF «Spero voglia esonerare mio figlio dalle interrogazioni odierne, per indisposizione. La invito poi a pranzo da noi in un giorno a sua scelta»
CANI E GATTI «Dichiaro che l’alunno E. è stato assente dalle lezioni nel giorno 19 ottobre giustificando con "Mi è esploso il gatto". La prof. P.»
IN RITARDO PER E.T. «Andando a scuola ho incontrato E.T. che mi ha tagliato la strada in bicicletta, mi ha messo paura e ci sono voluti dei minuti per riprendermi»
PENE D’AMORE «Giustifico mia figlia per l’assenza perché fuggita di casa per andare dal suo ragazzo a Brindisi e ritrovata poi in quest’ultimo posto con il ragazzo»
FILE E FIORI «Giustifico l’assenza dell’8 marzo per il seguente motivo: "C’era la fila dal fioraio per comprare le mimose"»
SCARPE SPORCHE «Si giustifica il ritardo con la motivazione: "Necessità di tempo per rimuovere consistente cacca di cane dalla scarpa con la suola a pirulini"»
CRISI MISTICA «Giustifico il ritardo di ieri mattina poiché sono andato a pulire i banchi della chiesa per il rosario delle otto e mezzo»
NEMICA SVEGLIA «L’alunno L. giustifica il ritardo del 1° ottobre dicendo di non essere riuscito a dormire a causa dell’incessante ticchettio della sveglia»
INCOMPRENSIONI «Gent.mo professore, la prego di voler giustificare mio figlio dal non aver studiato, perché non aveva capito niente della sua spiegazione»
LOTTA COL VENTO «Chiedo di giustificare la mia assenza del 12 dicembre. Motivo: "Ero controvento e non sono riuscito a raggiungere il pullman in tempo"»
«Corriere della sera» del 6 maggio 2007

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