A fil di rete
di Aldo Grasso
Resterà come uno dei momenti più struggenti della nostra tv
Il momento era solenne, il cerimoniale aiutava molto, la location faceva il resto, ma il congedo da Roma di Benedetto XVI, dal punto di vista puramente televisivo, resterà come uno dei momenti più struggenti della nostra tv. Prima c'è stato il commiato dai cardinali e la memoria si è messa a rincorrere altre immagini, dai vecchi reperti in bianco e nero dei padri conciliari fino al film di Nanni Moretti «Habemus papam». Poco dopo le 17, però, dopo un saluto commosso ai suoi più stretti collaboratori, il Papa ha raggiunto in auto l'eliporto. E qui è iniziata una sequenza senza precedenti.
LA SCENA - Il volo su Roma del Pontefice, relativamente a bassa quota, mentre le campane suonavano a distesa, è qualcosa che esce da codici cerimoniali o da regie preventivate: «Spiritus ubi vult spirat», dice l'evangelista Giovanni. Sembra più frutto di una di quelle concomitanze celesti che ogni tanto si manifestano: un elicottero che inquadra un altro elicottero che volteggia a fianco del Cupolone, sorvola il Tevere, punta il Colosseo, dove normalmente si celebra la Via Crucis, il Venerdì Santo, e poi passa sopra le case di Roma, la gente che guarda in alto e saluta. In meno di venti minuti, l'elicottero atterra a Castel Gandolfo. L'ultimo saluto dal balcone, la piazza gremita.
I GESTI - Più delle parole contano i gesti. Il Papa si ritira, una guardia svizzera, prima di cedere il comando alla gendarmeria, appoggia l'alabarda al muro e, alle 20 in punto, chiude il portone, con un effetto cinematografico a nero. The End. Il pontificato di Benedetto XVI è stato meno mediatico del precedente, più incentrato sul valore della parola. E qui si gioca il senso profondo della parola carisma, ai tempi della tv. Esiste il carisma mediatico o è una contraddizione in termini? Il Papa del logos si è congedato con una pagina di grande cinema.
LA SCENA - Il volo su Roma del Pontefice, relativamente a bassa quota, mentre le campane suonavano a distesa, è qualcosa che esce da codici cerimoniali o da regie preventivate: «Spiritus ubi vult spirat», dice l'evangelista Giovanni. Sembra più frutto di una di quelle concomitanze celesti che ogni tanto si manifestano: un elicottero che inquadra un altro elicottero che volteggia a fianco del Cupolone, sorvola il Tevere, punta il Colosseo, dove normalmente si celebra la Via Crucis, il Venerdì Santo, e poi passa sopra le case di Roma, la gente che guarda in alto e saluta. In meno di venti minuti, l'elicottero atterra a Castel Gandolfo. L'ultimo saluto dal balcone, la piazza gremita.
I GESTI - Più delle parole contano i gesti. Il Papa si ritira, una guardia svizzera, prima di cedere il comando alla gendarmeria, appoggia l'alabarda al muro e, alle 20 in punto, chiude il portone, con un effetto cinematografico a nero. The End. Il pontificato di Benedetto XVI è stato meno mediatico del precedente, più incentrato sul valore della parola. E qui si gioca il senso profondo della parola carisma, ai tempi della tv. Esiste il carisma mediatico o è una contraddizione in termini? Il Papa del logos si è congedato con una pagina di grande cinema.
«Il Corriere della Sera» del 2 marzo 2013
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