A parlare sono Robert Mohr, l'investigatore, e la protagonista, Sophie Scholl
Testo del film da 1h 02’ a 1h 07’
Robert Mohr (investigatore): «Voi tenete all'incolumità del popolo tedesco?»
Sophie Scholl (protagonista):«Sì».
- Non avete mai piazzato una bomba come Eiser nella distilleria. Avete usato gli slogan sbagliati, ma i vostri mezzi sono pacifici.
Sophie Scholl: - Allora perchè volete punirci?
- Così prevede la legge. Senza legge non c'è ordine.
Sophie Scholl: - La legge tutelava la libertà di parola prima dell'arrivo dei nazisti. Oggi Hitler punisce quella libertà con la prigione e la morte. Questo lo chiamate ordine?
- A cosa dovrei attenermi se non alla legge?
Sophie Scholl: - Alla coscienza.
- Sciocchezze! Questa è la legge e queste sono le persone. Come investigatore devo verificare se coincidono ... oppure trovare il punto marcio.
Sophie Scholl: - Le leggi cambiano, la coscienza no.
- Dove finiremmo se ognuno decidesse cos'è giusto o sbagliato? Se permettessimo ai criminali di destituire il Führer, resterebbe solo il caos. Libertà di pensiero, federalismo, democrazia... li abbiamo già visti. Sappiamo dove conducono.
Sophie Scholl: - Senza Hitler avremmo giustizia e ordine. Tutti saremmo difesi dal dispotismo, non solo gli opportunisti.
- Dispotismo, opportunisti? Usate termini offensivi.
Sophie Scholl: - Voi definite me e mio fratello "criminali" per dei volantini. Abbiamo cercato di convincere la gente con le parole.
- Voi e tutti quelli come voi abusate senza vergogna di ogni privilegio. Studiate a nostre spese in tempo di guerra. Io ero solo un sarto durante la vostra democrazia e sono diventato poliziotto grazie ai francesi dei territori occupati, non ai tedeschi democratici. Senza il nazionalsocialismo sarei solo un poliziotto di campagna. Quel vergognoso patto di Versailles, l'inflazione, la povertà ... Hitler ci ha salvato da tutto.
Sophie Scholl: - Ci ha trascinato in una guerra sanguinaria dove ogni vittima muore invano.
- La guerra è una lotta eroica. Voi ricevete gli stessi viveri degli uomini contro cui vi schierate, state anche meglio di me. Come osate criticare il nostro operato? Il Führer e il popolo tedesco vi proteggono.
Sophie Scholl: - E dove? In questo palazzo, forse? O arrestando tutta la mia famiglia?
- I nostri soldati stanno liberando l'Europa dalla plutocrazia e dal bolscevismo. Nessuno occuperà più il suolo tedesco.
Sophie Scholl: - Dopo la guerra, arriveranno le truppe straniere e gli altri Paesi diranno che non ci siamo opposti a Hitler.
- Cosa direte quando giungerà la vittoria finale? Quando arriveranno la libertà e il benessere che voi sognavate con la lega ?
Sophie Scholl: - Ormai nessuno crede più alla Germania di Hitler. Se finisse come dico io?
- Vi dichiarate protestante?
Sophie Scholl: - Sì.
- La Chiesa chiede assoluta devozione ai suoi fedeli.
Sophie Scholl: La Chiesa dà libertà di scelta, Hitler non ci lascia decidere.
- Perché, così giovane, correte simili rischi per idee che non hanno fondamento?
Sophie Scholl: - Io seguo la mia coscienza.
- Siete intelligente, perchè non condividete il nazionalsocialismo? Libertà, benessere, onore, un governo moralmente responsabile, in questo crediamo.
Sophie Scholl: - Dopo il bagno di sangue in cui avete trascinato l'Europa in nome di libertà e onore, non avete ancora aperto gli occhi. La Germania è disonorata per sempre, a meno che i giovani non fondino una nuova Europa.
- La nuova Europa è nazionalsocialista.
Sophie Scholl: - Se il Führer fosse pazzo? Pensate solo all'odio razzista. A Ulm avevo un insegnante ebreo, ma un giorno le SA Io fermarono... e lasciarono che tutti gli sputassero in faccia a turno. Scomparve quella stessa notte, come le migliaia di ebrei del '41, deportati nei campi di lavoro.
- Credete a queste sciocchezze? Gli ebrei emigrano.
Sophie Scholl: - I soldati che tornano da Est hanno visto i campi di sterminio. Hitler vuole eliminare tutti gli ebrei d'Europa, lo dice da 20 anni. Come potete credere che gli ebrei non sono diversi da noi?
- Portano soltanto problemi. Voi siete una generazione confusa e non capite. Forse la colpa è nostra, io vi avrei educato in un altro modo.
Sophie Scholl: - I nazionalsocialisti uccidevano i bambini ritardati con il gas o il veleno. Me lo hanno detto le amiche di mia madre. Le camionette prendevano i bambini negli ospedali psichiatrici. Gli altri bambini chiedevano dove andassero e le infermiere rispondevano che andavano in Paradiso. I bambini salivano sulle camionette cantando. Sono stata educata male perchè provo pena per questa gente?
- Si tratta di esseri inferiori. Voi avete studiato da infermiera e avrete visto dei bambini ritardati.
Sophie Scholl: - Si e sono convinta che nessuno possa arrogarsi il diritto di un giudizio che spetta solo a Dio. Nessuno sa cosa accade nell'anima di un ritardato, e la saggezza che può derivare dalla sofferenza. Ogni singola vita è preziosa.
- Dovete abituarvi all'idea che una nuova era è cominciata. Quanto voi sostenete è avulso da qualsiasi realtà.
Sophie Scholl: - Invece riguarda la realtà, la decenza, la morale e Dio.
- Dio! Dio non esiste. Dite la verità. Vostro fratello vi ha convinto dicendovi che era giusto ciò che stava facendo e voi lo avete solo aiutato. Dobbiamo scrivere così nel protocollo?
Sophie Scholl: - No, perchè non è vero.
- Io ho un figlio, ha un anno meno di voi. Anche lui aveva strane idee, ma ora è al fronte perchè ha capito che deve compiere il suo dovere.
Sophie Scholl: - Voi credete ancora nella vittoria finale?
- Se aveste riflettuto bene non vi sareste fatta coinvolgere in questa brutta storia. Rischiate la vita. Secondo il protocollo, vi leggo la seguente domanda. "Ammettete che le attività svolte insieme a vostro fratello possano essere considerate un crimine contro la comunità e contro i nostri soldati che combattono duramente e che meritino il massimo della pena?".
Sophie Scholl: - Dal mio punto di vista non è così.
- Ammettere il vostro errore non significa tradire vostro fratello.
Sophie Scholl: - Ma tradirei le mie idee e io non rinnego nulla. Siete voi ad avere una visione sbagliata del mondo. Sono convinta di avere agito nell'interesse del mio popolo. Non mi pento di questo e ne accetterò tutte le conseguenze.
Sophie Scholl (protagonista):«Sì».
- Non avete mai piazzato una bomba come Eiser nella distilleria. Avete usato gli slogan sbagliati, ma i vostri mezzi sono pacifici.
Sophie Scholl: - Allora perchè volete punirci?
- Così prevede la legge. Senza legge non c'è ordine.
Sophie Scholl: - La legge tutelava la libertà di parola prima dell'arrivo dei nazisti. Oggi Hitler punisce quella libertà con la prigione e la morte. Questo lo chiamate ordine?
- A cosa dovrei attenermi se non alla legge?
Sophie Scholl: - Alla coscienza.
- Sciocchezze! Questa è la legge e queste sono le persone. Come investigatore devo verificare se coincidono ... oppure trovare il punto marcio.
Sophie Scholl: - Le leggi cambiano, la coscienza no.
- Dove finiremmo se ognuno decidesse cos'è giusto o sbagliato? Se permettessimo ai criminali di destituire il Führer, resterebbe solo il caos. Libertà di pensiero, federalismo, democrazia... li abbiamo già visti. Sappiamo dove conducono.
Sophie Scholl: - Senza Hitler avremmo giustizia e ordine. Tutti saremmo difesi dal dispotismo, non solo gli opportunisti.
- Dispotismo, opportunisti? Usate termini offensivi.
Sophie Scholl: - Voi definite me e mio fratello "criminali" per dei volantini. Abbiamo cercato di convincere la gente con le parole.
- Voi e tutti quelli come voi abusate senza vergogna di ogni privilegio. Studiate a nostre spese in tempo di guerra. Io ero solo un sarto durante la vostra democrazia e sono diventato poliziotto grazie ai francesi dei territori occupati, non ai tedeschi democratici. Senza il nazionalsocialismo sarei solo un poliziotto di campagna. Quel vergognoso patto di Versailles, l'inflazione, la povertà ... Hitler ci ha salvato da tutto.
Sophie Scholl: - Ci ha trascinato in una guerra sanguinaria dove ogni vittima muore invano.
- La guerra è una lotta eroica. Voi ricevete gli stessi viveri degli uomini contro cui vi schierate, state anche meglio di me. Come osate criticare il nostro operato? Il Führer e il popolo tedesco vi proteggono.
Sophie Scholl: - E dove? In questo palazzo, forse? O arrestando tutta la mia famiglia?
- I nostri soldati stanno liberando l'Europa dalla plutocrazia e dal bolscevismo. Nessuno occuperà più il suolo tedesco.
Sophie Scholl: - Dopo la guerra, arriveranno le truppe straniere e gli altri Paesi diranno che non ci siamo opposti a Hitler.
- Cosa direte quando giungerà la vittoria finale? Quando arriveranno la libertà e il benessere che voi sognavate con la lega ?
Sophie Scholl: - Ormai nessuno crede più alla Germania di Hitler. Se finisse come dico io?
- Vi dichiarate protestante?
Sophie Scholl: - Sì.
- La Chiesa chiede assoluta devozione ai suoi fedeli.
Sophie Scholl: La Chiesa dà libertà di scelta, Hitler non ci lascia decidere.
- Perché, così giovane, correte simili rischi per idee che non hanno fondamento?
Sophie Scholl: - Io seguo la mia coscienza.
- Siete intelligente, perchè non condividete il nazionalsocialismo? Libertà, benessere, onore, un governo moralmente responsabile, in questo crediamo.
Sophie Scholl: - Dopo il bagno di sangue in cui avete trascinato l'Europa in nome di libertà e onore, non avete ancora aperto gli occhi. La Germania è disonorata per sempre, a meno che i giovani non fondino una nuova Europa.
- La nuova Europa è nazionalsocialista.
Sophie Scholl: - Se il Führer fosse pazzo? Pensate solo all'odio razzista. A Ulm avevo un insegnante ebreo, ma un giorno le SA Io fermarono... e lasciarono che tutti gli sputassero in faccia a turno. Scomparve quella stessa notte, come le migliaia di ebrei del '41, deportati nei campi di lavoro.
- Credete a queste sciocchezze? Gli ebrei emigrano.
Sophie Scholl: - I soldati che tornano da Est hanno visto i campi di sterminio. Hitler vuole eliminare tutti gli ebrei d'Europa, lo dice da 20 anni. Come potete credere che gli ebrei non sono diversi da noi?
- Portano soltanto problemi. Voi siete una generazione confusa e non capite. Forse la colpa è nostra, io vi avrei educato in un altro modo.
Sophie Scholl: - I nazionalsocialisti uccidevano i bambini ritardati con il gas o il veleno. Me lo hanno detto le amiche di mia madre. Le camionette prendevano i bambini negli ospedali psichiatrici. Gli altri bambini chiedevano dove andassero e le infermiere rispondevano che andavano in Paradiso. I bambini salivano sulle camionette cantando. Sono stata educata male perchè provo pena per questa gente?
- Si tratta di esseri inferiori. Voi avete studiato da infermiera e avrete visto dei bambini ritardati.
Sophie Scholl: - Si e sono convinta che nessuno possa arrogarsi il diritto di un giudizio che spetta solo a Dio. Nessuno sa cosa accade nell'anima di un ritardato, e la saggezza che può derivare dalla sofferenza. Ogni singola vita è preziosa.
- Dovete abituarvi all'idea che una nuova era è cominciata. Quanto voi sostenete è avulso da qualsiasi realtà.
Sophie Scholl: - Invece riguarda la realtà, la decenza, la morale e Dio.
- Dio! Dio non esiste. Dite la verità. Vostro fratello vi ha convinto dicendovi che era giusto ciò che stava facendo e voi lo avete solo aiutato. Dobbiamo scrivere così nel protocollo?
Sophie Scholl: - No, perchè non è vero.
- Io ho un figlio, ha un anno meno di voi. Anche lui aveva strane idee, ma ora è al fronte perchè ha capito che deve compiere il suo dovere.
Sophie Scholl: - Voi credete ancora nella vittoria finale?
- Se aveste riflettuto bene non vi sareste fatta coinvolgere in questa brutta storia. Rischiate la vita. Secondo il protocollo, vi leggo la seguente domanda. "Ammettete che le attività svolte insieme a vostro fratello possano essere considerate un crimine contro la comunità e contro i nostri soldati che combattono duramente e che meritino il massimo della pena?".
Sophie Scholl: - Dal mio punto di vista non è così.
- Ammettere il vostro errore non significa tradire vostro fratello.
Sophie Scholl: - Ma tradirei le mie idee e io non rinnego nulla. Siete voi ad avere una visione sbagliata del mondo. Sono convinta di avere agito nell'interesse del mio popolo. Non mi pento di questo e ne accetterò tutte le conseguenze.
Postato il 7 novembre 2012
Che coraggio la ammiro altro che santi!!
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