di Luca Tremolada
Leggere con le dita o con gli occhi? Scegliere il negozio online dove si comprano i libri o privilegiare la versatilità tecnologica dello strumento che serve per leggerli? Ad archiviare l'annosa diatriba tra libri elettronici e libri di carta per fortuna ci ha pensato il mercato che ha sdoganato definitivamente l'ebook.
Secondo l'ultimo rapporto Aie (Associazione italiana editori), la crisi ha contribuito a mettere sotto pressione l'industria tradizionale spingendo le vendite di ereader, triplicando i lettori di ebook (nel vero senso della parola) e l'offerta di titoli. Addirittura, secondo l'Associazione degli editori statunitensi (Aap), nel 2012 il fatturato degli ebook ha superato quello legato alla vendita del corrispettivo cartaceo.
Per l'"affezionato" lettore di libri questa piccola rivoluzione pone però un dilemma tecnologico a cui il mercato non sa ancora rispondere. Scegliere un ereader classico, con inchiostro e-ink (si legge come sulla carta, non è retroilluminato e quindi non ha riflessi) o ci si affida a un tablet (iPad, Samsung Asus) e quindi a uno strumento nato non solo per la lettura ma per la fruizione di contenuti multimediali? Per dirla in altro modo, è meglio un prodotto leggero, ma poco versatile, come gli attuali ereader che con una spesa di 100-140 euro svolgono il loro mestiere ovunque, oppure adattarsi ai display illuminati, ma poter anche lavorare, guardare film o stare sui social network?
Gli amanti della lettura in spiaggia o all'aperto hanno ancora pochi dubbi. L'inchiostro elettronico con 16 toni di grigio è riposante come foglio di carta stampata. Per tutti gli altri, fino a pochi schermi fa non c'era gara. Ora però (si legga l'articolo in basso) qualche incertezza in più c'è. Anche perché gli stessi ereader stanno provando a convergere verso il tablet. Le quattro tavolette da lettura (tutte da sei pollici con display touch) che abbiamo scelto rappresentano proprio quattro direzioni diverse che stanno prendendo questi dispositivi. Il Kindle touch, per esempio, non è solo la concessione tattile di Amazon al suo pubblico di lettori, ma una macchina ben progettata con alle spalle il più grande negozio di libri online con ambizioni che vanno oltre all'e-commerce.
Ha una limitata compatibilità di formati, ma il progetto di Amazon – magari quando arriverà a produrre gli schermi e-ink a colori – guarda oltre il tablet per lettori. Il suo vero rivale arriverà in autunno. Il modello provato è stato acquistato in Usa. Si chiama Kobo Touch, all'estero è ritenuto il miglior ereader low cost (99 euro), sarà "accompagnato" da Mondadori con cui ha stretto una partnership con una dote di 4mila libri in italiano. Ad aspettarlo c'è anche Leggo di Ibs, che è il miglior esempio nazionale di lettore-prodotto nato da un negozio online (ora anche offline). Più degli altri ha una discreto servizio di sintesi vocale. Più tecnologico e meglio rifinito è invece il lettore di Sony. Da un annetto sul mercato è ancora quello meglio progettato.
Secondo l'ultimo rapporto Aie (Associazione italiana editori), la crisi ha contribuito a mettere sotto pressione l'industria tradizionale spingendo le vendite di ereader, triplicando i lettori di ebook (nel vero senso della parola) e l'offerta di titoli. Addirittura, secondo l'Associazione degli editori statunitensi (Aap), nel 2012 il fatturato degli ebook ha superato quello legato alla vendita del corrispettivo cartaceo.
Per l'"affezionato" lettore di libri questa piccola rivoluzione pone però un dilemma tecnologico a cui il mercato non sa ancora rispondere. Scegliere un ereader classico, con inchiostro e-ink (si legge come sulla carta, non è retroilluminato e quindi non ha riflessi) o ci si affida a un tablet (iPad, Samsung Asus) e quindi a uno strumento nato non solo per la lettura ma per la fruizione di contenuti multimediali? Per dirla in altro modo, è meglio un prodotto leggero, ma poco versatile, come gli attuali ereader che con una spesa di 100-140 euro svolgono il loro mestiere ovunque, oppure adattarsi ai display illuminati, ma poter anche lavorare, guardare film o stare sui social network?
Gli amanti della lettura in spiaggia o all'aperto hanno ancora pochi dubbi. L'inchiostro elettronico con 16 toni di grigio è riposante come foglio di carta stampata. Per tutti gli altri, fino a pochi schermi fa non c'era gara. Ora però (si legga l'articolo in basso) qualche incertezza in più c'è. Anche perché gli stessi ereader stanno provando a convergere verso il tablet. Le quattro tavolette da lettura (tutte da sei pollici con display touch) che abbiamo scelto rappresentano proprio quattro direzioni diverse che stanno prendendo questi dispositivi. Il Kindle touch, per esempio, non è solo la concessione tattile di Amazon al suo pubblico di lettori, ma una macchina ben progettata con alle spalle il più grande negozio di libri online con ambizioni che vanno oltre all'e-commerce.
Ha una limitata compatibilità di formati, ma il progetto di Amazon – magari quando arriverà a produrre gli schermi e-ink a colori – guarda oltre il tablet per lettori. Il suo vero rivale arriverà in autunno. Il modello provato è stato acquistato in Usa. Si chiama Kobo Touch, all'estero è ritenuto il miglior ereader low cost (99 euro), sarà "accompagnato" da Mondadori con cui ha stretto una partnership con una dote di 4mila libri in italiano. Ad aspettarlo c'è anche Leggo di Ibs, che è il miglior esempio nazionale di lettore-prodotto nato da un negozio online (ora anche offline). Più degli altri ha una discreto servizio di sintesi vocale. Più tecnologico e meglio rifinito è invece il lettore di Sony. Da un annetto sul mercato è ancora quello meglio progettato.
«Il Sole 24 ore - Suppl. Nòva» del 29 luglio 2012
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