13 luglio 2010

Francia, primo no al burqa in pubblico

Contro il provvedimento si erano espressi giuristi e comunità islamiche
della redazione Online
L'Assemblea nazionale dice sì, in prima lettura, al progetto di legge che proibisce il burqa nei luoghi pubblici
PARIGI - L'Assemblea nazionale, il parlamento francese, ha approvato a maggioranza in prima lettura un progetto di legge che punta a vietare l'utilizzo del velo islamico integrale nei luoghi pubblici. Una norma su cui da tempo si era aperto un dibattito nel Paese con prese di posizione contrarie arrivate sia da giuristi sia dalle comunità musulmane che rivendicavano invece il diritto alla libera espressione religiosa insito, a loro dire, nell'utilizzo dell'indumento.

GLI SCHIERAMENTI - Nel corso del voto all'Assemblea nazionale, il partito della maggioranza di destra (Ump) e i centristi del Nouveau centre si sono espressi a favore della messa al bando del velo islamico. Mentre oltre ai socialisti (Ps) e ai comunisti (Pcf), non ha partecipato al voto nemmeno il gruppo dei Verdi, che in un primo tempo aveva annunciato di voler votare contro. L'unico esponente del partito comunista ad aver partecipato alle votazioni è stato Andre Gerin, presidente della commissione di inchiesta sul velo integrale, che si è espresso a favore della norma. Il Senato francese esaminerà il progetto di legge sulla messa al bando del burqa e del niqab dopo la pausa estiva, il prossimo settembre.

LE SANZIONI - Il testo votato oggi, presentato dal ministro della Giustizia Michele Alliot-Marie, prevede il divieto di indossare il velo integrale in tutti i luoghi pubblici. Mariti o conviventi che obbligano le loro compagne a indossare il velo saranno suscettibili di arresto fino a un massimo di un anno e potrebbero essere condannati a pagare un’ammenda di 15.000 euro.
«Corriere della Sera» del 13 luglio 2010

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