11 novembre 2009

L'identità? Dante, la pizza e Benigni

Gli studenti di tutta Italia hanno votato opere, personaggi e simboli
di Paolo Di Stefano
Siamo a Torino, ultima edizione della Fiera del libro, maggio 2009, stand del Comitato Italia 150. Un'urna raccoglie le risposte delle scolaresche di tutte le regioni alle seguenti domande:
1. L'Italia ha una ricchissima produzione letteraria, cinematografica, musicale. Qual è il titolo che rappresenta il nostro Paese nel mondo?
2. La divisa degli atleti italiani è un immediato richiamo di identità. Qual è l'evento o il personaggio sportivo che ha reso gli italiani più orgogliosi?
3. «Made in Italy» è sinonimo di creatività e di qualità, nell'enogastronomia, nella moda, nel design eccetera. Qual è il prodotto più significativo per rappresentare l'Italia ?
Si trattava insomma di individuare i personaggi o gli oggetti-simbolo capaci, per i giovani, di restituire al meglio la nostra identità. Le risposte sono solo in parte scontate, tenendo conto che in maggioranza la Fiera viene generalmente frequentata da presenze dell' area Nordovest. Prendiamo lo sport: dove, tra le 420 schede imbucate, prevale ampiamente il ricordo degli ultimi Mondiali di calcio (132) con un accento particolare su quelli dell' 82 (33), evidentemente diventati epici anche per i giovanissimi. I personaggi del calcio che affascinano di più sono, in ordine di preferenza: Del Piero (35) e Buffon (11, non dimentichiamo che siamo a Torino...). Baggio (6) più degli eroi di Berlino, Totti, Grosso e Cannavaro, degni comunque di menzione ben più di Lippi (un solo voto). Segno che la memoria, nell' ambito sportivo, non l' hanno perduta neanche gli adolescenti: è questo il dato più interessante. Restando ai personaggi, infatti, stupisce che Valentino Rossi (27) superi di poco Coppi (24), il cui alone eroico prolunga evidentemente il proprio fascino anche tra le ultime generazioni. Stupisce anche che la Ferrari sia ferma a quota 6 (sarà la stagione poco felice). Anche se cercate idoli sportivi fuori dal calcio, li troverete nel passato recente e remoto (Tomba 7, Chechi 6, Pellegrini e Vezzali 5, Mennea 4, Pantani e Bartali 3, Simeoni e Primo Carnera 2) molto più che nel presente (Baldini 8, Bettini 4, Rosolino 2).
Sarà suggestione scolastica, ma in letteratura la Divina commedia continua a non avere rivali (119). Bisogna scendere di molto per trovare gli altri: e subito dopo I promessi sposi (29), Pinocchio (24) e Cuore (23), ecco avanzare Gomorra (14). Leopardi, Machiavelli e Pirandello sono molto staccati. La letteratura supera, ma non di molto, il cinema, dove l' immaginario giovanile fa trionfare La vita è bella (28), seguita da La dolce vita (19). Senza dimenticare che Fellini in totale ottiene ben 38 voti: più dello scolastico Manzoni. Non cercate Camilleri (3), ma non sottovalutate i Cesaroni (8), mentre Verdi si avvale di 15 menzioni complessive. Non male. Insomma, c'è l'attualità e c'è la storia. Chi pensava che i giovani fossero appiattiti sul presente, si sbagliava di grosso. Nella cultura, come nello sport.
Più difficile valutare i marchi e i prodotti più significativi del «made in Italy», dove, al pari dei Mondiali e di Dante Alighieri negli altri settori, si impone sua maestà la pizza (137), seguita dalla pastasciutta (60 più i 22 voti esclusivi riservati agli spaghetti) e - qui sì - dalla Ferrari (37) e dalla Fiat (20). Che, aggiunta la Cinquecento (15), ottiene un buon bottino, mentre pochi (9) stravedono per la Vespa. I giovani non sembrano essere, invece, molto colpiti dalla moda. Roba da adulti, ovvio: Armani e Valentino (8), Dolce & Gabbana (6). Meglio la Nutella (23), il vino (18), il parmigiano e le lasagne (11). Goderecci del Nord. I pochi golosi del Sud che parteggiano per la mozzarella (5) vengono riscattati dall'universalità della pizza. Che etimologicamente parlando appartiene, fino a prova contraria, al Meridione.
«Corriere della Sera» del 10 novembre 2009

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