18 gennaio 2011

Perché tante separazioni? Non riconosciamo l'amore

Bisogna capire bene il processo che unisce una coppia
di Francesco Alberoni
I fattori che tenevano unita la coppia e la famiglia si sono indeboliti. Molte coppie si separano già dopo pochi mesi e altre perfino dopo trent'anni di matrimonio. Diventa, perciò, importante la terapia di coppia. Ma ho l'impressione che molti psicologi seguano una strada sbagliata. Scavano nel passato infantile dei loro pazienti per scoprire la cause dei loro conflitti attuali. Si interrogano sui rapporti che hanno avuto col padre o la madre. Io, invece, ho l'impressione che il successo o l'insuccesso del rapporto vada cercato nel processo amoroso stesso. Per cui bisogna conoscere bene il processo che porta alla formazione di una coppia stabilmente innamorata, la fisiologia del processo amoroso. In medicina, prima si studia la fisiologia e poi la patologia perché questa è una alterazione dello stato fisiologico.
La coppia normale nasce da un innamoramento bilaterale che poi evolve e diventa amore. Nel vero innamoramento noi ci innamoriamo di una persona che, col suo comportamento, i suoi sentimenti, il suo aspetto, i suoi valori, con la vita che ha vissuto, col piacere che ci fa provare, ci fa ritenere che, insieme, possiamo realizzare i nostri desideri più profondi, sviluppare le nostre potenzialità nascoste e costruire insieme una unità sociale felice. Ma queste potenzialità vanno realizzate nella relazione reale giorno per giorno, dove sono continuamente possibili errori e incomprensioni.
Qualche esempio tipico? I due non erano veramente innamorati, la loro era solo una infatuazione momentanea. A volte, invece, è innamorato uno solo e l'altro si è lasciato trascinare. Ci sono casi in cui uno dei due conserva la ferita non guarita di un amore precedente. Molti non si raccontano con sincerità e saggezza i loro precedenti amori e poi hanno l'impressione di essere con uno sconosciuto. Altri si feriscono o si offendono. Molti non sanno che l'amore richiede di dirsi la verità, che si alimenta con un continuo corteggiamento e che l'infedeltà anche nascosta lo distrugge sempre.
Ci sono persone convinte che il loro amato possa indovinare anche i loro più intimi desideri senza bisogno di dirgli cosa ti piace e cosa invece non ti piace. Altri pensano di poter cambiare il modo di pensare dell'altro mentre l'essenza dell'amore è il rispetto della sua libertà. Infine molti ritengono che l'amore diventi tanto più forte quanto più diventiamo identici, mentre l'amore si rinnova attraverso il fascino della diversità e il continuo scoprirsi diversi e nuovi.
«Il Corriere della Sera» del 17 gennaio 2011

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