18 maggio 2010

Se manca il coraggio in difesa della satira

Non ci faremo imbavagliare: nessun silenzio sulle vignette danesi su M...
di Pierluigi Battista
E' ora di sgombrare il campo da un oltraggioso equivoco: non è possibile scambiare per paura, terrore, vigliaccheria il silenzio di noi giornalisti molto coraggiosi sul disegnatore svedese Lars Vilks, la cui casa è stata attaccata con bottiglie incendiarie come rappresaglia per una vignetta blasfema su M....... O definire spavento l' indifferenza della nostra temeraria satira per le sorti di Kurt Westergaard, il vignettista danese, noto per i suoi disegni che hanno fatto infuriare le piazze i........, aggredito in casa a colpi d' ascia da un militante m....... infiammato dalla f..... emessa dai religiosi i.... per annientare lo sfrontato infedele. È ora di dirlo: non abbiamo paura. Non ci attanaglia alcun timore se il satiro Vilks, prima di vedersi la casa bruciata, è stato malmenato durante una conferenza all' università di Uppsala. I satiri si voltano dall' altra parte e non sono solidali con i vignettisti? Non è certo perché manchi loro l' ardire. Loro, che non perdono occasione per mettere alla berlina la Chiesa Apostolica Romana e il Papa Joseph Ratzinger Benedetto XVI dovrebbero arretrare timorosi di fronte alla religione di A....? Hanno forse qualche esitazione quando devono ritrarre con la loro penna corrosiva chiese, sinagoghe e m....? E perché poi, forse per un miserabile sentimento di autotutela, anche fisica? Sono abituati a sfidare le tonache dell' integralismo cattolico e dovrebbero arretrare di fronte ai paladini del fondamentalismo i......? E davvero le trasmissioni più combattive tacciono per le eventuali conseguenze, colpi d' ascia e case bruciate, subite da chi ha tracciato vignette irriguardose su M....? E davvero il cabaret degli editorialisti più intrepidi, così satiricamente coraggiosi, per dire, da ribattezzare il ministro Angelo Alfano «Angelino Jolie» può autocensurarsi e non esprimere solidarietà da chi è stato condannato a morte dai m... solo per una vignetta? Forse non sanno di che pasta siamo fatti, noi giornalisti, satiri, attori, attrici, combattenti indomiti capaci di denunciare ogni sopruso, ogni intimidazione, ogni attacco alla libertà d' espressione. Non ci faremo certo fermare da un paio di colpi d' ascia. Non ci faremo imbavagliare, diremo le cose come stanno: e cioè che non sta bene che alcuni militanti i......, in sintonia con le folle m....., eseguano una f..... contro un satiro che ha osato disegnare una vignetta contro M....., il P...... di A... Per cui niente comunicati delle federazioni della stampa, niente puntate speciali nella tv di denuncia, niente editoriali con i nomi storpiati, finora appannaggio esclusivo di Emilio Fede e ora trasmigrato con successo anche in campi politici a Fede opposti. Ma con coraggio e determinazione si continuerà a denunciare ogni censura. Purché al riparo, beninteso, anche perché quei vignettisti svedesi e danesi hanno un po' esagerato, a dire la verità, a offendere l' I..... Non cadremo nelle provocazioni.
«Corriere della Sera» del 17 maggio 2010

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