07 marzo 2010

La fucina dell' arte

Da oggi a Palazzo Reale viaggio nella simbologia
di Chiara Vanzetto
L'esposizione è la seconda tappa di un ciclo dedicato ai quattro elementi naturali. Dall'antico Egitto a Warhol: il fuoco e i suoi mille volti
Silenzio, parla il fuoco. Anzi crepita, esplode, illumina, riscalda, si racconta in tutte le sue forme. A Milano, nelle sale di Palazzo Reale, si apre oggi una rassegna articolata intorno al più bifronte degli elementi: il fuoco appunto, in equilibrio perenne tra creazione e distruzione, paradiso e inferno, luce e tenebra. Dopo il successo di «Anima dell' acqua», 70mila visitatori l'anno scorso, la mostra rappresenta il secondo step di un ciclo dedicato ai quattro elementi. Un itinerario ideato e progettato da Fondazione DNArt in collaborazione con assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Direzione generale per la valorizzazione del Mibac e promosso da Regione Lombardia e Fondazione Energy Lab con il sostegno di A2A più altri enti pubblici e privati. «Siamo partiti dai due principi vitali ancestrali, comuni a tutte le grandi cosmogonie - spiega Elena Fontanella, curatrice dell' evento insieme a Cosimo Damiano Fonseca e Claudio Strinati -. Prossime puntate la terra e l'aria, che rivestono il ruolo di mediatori tra gli altri due elementi». La serie di esposizioni è idealmente collegata alle tematiche «ambientali» di Expo 2015: si prendono in esame le energie preziose della natura per conoscerle meglio, imparare a conviverci in armonia, costruire un rapporto di rispetto. Ci si rivolge quindi a un pubblico vasto, ragazzi compresi con attività didattiche ad hoc. «La conquista del fuoco, cioè della luce e del calore, è una tappa fondamentale per lo sviluppo dell' uomo e della sua cultura - racconta ancora Fontanella -. Lo ha spinto verso la dimensione del sacro, l'ha aiutato a creare l'idea di comunità e il senso di un tempo autonomo, lo ha sostenuto nell'evoluzione e nel progresso». Il percorso di esplorazione sul fuoco, così come il precedente sull' acqua, si muove tra storia, arte e simbolo attraverso il mondo della civiltà mediterranea: criterio selettivo necessario per affrontare un tema che ha potenzialità d' indagine molto vaste. Più di sessanta i pezzi in mostra, suddivisi in dieci sezioni e accompagnati da video a soggetto naturale, per spaziare dalle origini delle civiltà al contemporaneo e creare un filo conduttore attraverso la storia. Anche a costo di accostamenti decisamente coraggiosi tra passato e presente. Nella prima sala, intitolata al fuoco creatore, simbolo del sole in terra, il visitatore incontra un «pyramidion» egizio, manifestazione del rapporto con la divinità solare, e il dipinto «Divinité» di Max Ernst dove predomina il rosso, colore del fuoco, del sacro e del potere. Nella seconda stanza, dedicata ai miti come la successiva, la leggenda di Aurora è narrata da un meraviglioso cratere greco a figure rosse accostato a un quadro cinquecentesco. Nella terza un capolavoro assoluto, l' opera icona della mostra: «Il carro del sole» del divisionista Gaetano Previati, dove un turbinio fiammeggiante proclama la luce fonte inesauribile di vita materiale e spirituale. E, accanto, il trionfo barocchetto del grande «Giove e Semele» di Sebastiano Ricci. Non basta? Per descrivere in immagini la forza del fuoco sotterraneo, il «Vesuvius» del 1985 di Andy Warhol si accompagna a una suggestiva veduta settecentesca, «Eruzione del Vesuvio» del francese Volaire, insieme alla fantasmagorica rappresentazione di «Orfeo agli inferi» di Jan Bruegel il Vecchio. Proseguendo nell' itinerario espositivo i nomi celebri non mancano, e le contaminazioni inedite neppure. Come nella sezione costruita intorno al tema «Fuoco utile» e al mito di Prometeo, che rubò le fiamme agli dei per donarle agli uomini: il Titano incatenato sulle rocce è protagonista di un grande quadro del romantico Arnold Böcklin, ma si dibatte prigioniero anche nei tormentati tratti grafici di un disegno del Tiziano. A proposito di disegni, un' altra presenza eccezionale da segnalare: tra le descrizioni dei «Mostri di fuoco» un finissimo foglio fiorentino di Leonardo da Vinci rappresenta «Il drago e il leone». E ancora Bill Viola e Lucas Cranach, Renato Guttuso e Antonio Canova, Fabrizio Plessi e Albrecht Dürer. Con il gusto di sorprendere, stimolare la riflessione e la scoperta, fornire suggestioni inedite. Obiettivo raggiunto.

Frasi celebri: Di quella pira l' orrendo foco tutte le fibre m' arse, avvampò!... Empi, spegnetela, o ch' io fra poco col sangue vostro la spegnerò.... Salvatore Cammarano («Il Trovatore» di G. Verdi) Il grande vantaggio del giocare col fuoco è che non ci si scotta mai. Sono soltanto coloro che non sanno giocarci che si bruciano del tutto. Oscar Wilde Una Mostra a Milano La guida Si inaugura oggi la mostra «Fuoco. Da Eraclito a Tiziano, da Previati a Plessi» (aperta fino al 6 giugno), a Milano, Palazzo Reale, piazza Duomo 12. Orari: lunedì 14.30-19.30, martedì-domenica 9.30-19.30, giovedì e sabato fino alle 22.30, ingresso 9/7,50/4,50 euro. Informazioni: tel. 02.29.01.04.04 o www.fondazionednart.it, sezione didattica e visite guidate tel. 02.86.06.49 e 02.65.97.728. Catalogo (Fabbrica delle Idee, Milano) 400 pagine, 49 euro. Eventi Pubblico & privato «Collaborazioni come quella con la Fondazione DNArt» dice Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale presso il ministero dei Beni culturali, «possono contribuire a valorizzare iniziative di qualità che altrimenti rischierebbero di non ottenere il successo che meritano. Questa commistione non svilisce la cultura, ma anzi ne favorisce la crescita e la fruizione, specie in un periodo di poca disponibilità finanziaria da parte dell' amministrazione pubblica» Energia & arte Massimo Buscemi, assessore a Reti e Servizi di pubblica utilità, Sviluppo sostenibile e ricerca scientifica di Regione Lombardia, spiega così il supporto alla mostra della Fondazione EnergyLab, di cui è presidente: «Il fuoco rappresenta da sempre una fonte di energia insostituibile per l' uomo. Ciò significa cultura e tradizione della storia dell' umanità da un lato, ricerca, innovazione e creazione di posti di lavoro dall' altro. Proprio quello di cui si occupa EnergyLab» Racconti & installazioni Per i ragazzi delle scuole elementari e medie è stato studiato l' itinerario interattivo Racconti del fuoco, che li aiuterà a scoprire reperti e opere che «raccontano» il fuoco attraverso l' ascolto poetico di miti, leggende e feste tradizionali. Due invece le installazioni a tema della mostra: la prima è dedicata al rogo nazista di libri di Berlino, 1933 (Palazzo Reale, sala Otto Colonne), l' altra è Deserts del videoartista Bill Viola, ospitata all' interno della Pinacoteca di Brera
«Corriere della Sera» del 6 marzo 2010

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