07 marzo 2010

Fluenti e beneauguranti Le chiome da sogno degli antichi

Artemidoro esaminò più di tremila casi di visioni notturne, fornendone la relativa interpretazione
di Eva Cantarella
Sognare di essere calvi era un presagio infausto di disoccupazione e miseria in vecchiaia
E' piacevole svegliarsi ricordando un sogno, se è bello. E comunque, anche se non è tale, può essere molto utile ricordarlo: così pensavano i greci, quantomeno. Essendo convinti che le visioni oniriche fossero messaggi divini, credevano che consentissero di vedere il futuro. Di qui la necessità di studiarne la natura e il significato. Come fece, tra i tanti, Artemidoro di Efeso, «interprete di sogni» vissuto nel II secolo d.C. Oltre tremila i casi da lui esaminati, di ogni genere e tipo. Ad esempio: sognare di indossare i vestiti all'incontrario prevede derisione e sbeffeggi. Singolare il fatto che oggi si dica che porti sfortuna: da premonizione a superstizione. Interessanti poi, tra i tanti, quelli che riguardano la capigliatura. Sognare di avere una lunga chioma è un ottimo auspicio. Le chiome fluenti indicano ricchezza (anche se conquistata con fatica, perché aver cura dei capelli lunghi richiede lavoro). Sognare di essere calvi, invece è un segno pessimo. Comunque, non importa quale parte del capo ne sia interessata: la calvizie nella parte anteriore del capo infatti porta derisione e anche disoccupazione; nella parte posteriore una grande miseria, anche se solo in vecchiaia. Infausto, per finire, il sogno di avere la testa rasata: ai naviganti indicava naufragio sicuro, agli ammalati che sarebbero stati afflitti da una malattia che li avrebbe ridotti in fin di vita. Certo, oggi siano diversi da allora: chi mai crederebbe a simili cose? Ma qualcosa, sotto sotto, deve essere rimasto: sarà per questo che cerchiamo in tutti i modi di nascondere la calvizie?
«Corriere della Sera» del 6 marzo 2010

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