01 luglio 2008

L’Olanda permissiva? Ora si torna indietro

Il ministro della Giustizia: un freno alla droga libera
Di Paolo Lambruschi
Da oggi, nei Paesi Bassi, è vietato fumare tabacco nei locali pubblici. Può sembrare paradossale, in un Paese dove, per legge, dal 1976 si possono liberamente consumare hashish o marijuana acquistandole nei coffee shops. In realtà, è una nuova tappa dell’inversione di tendenza in atto da tempo nei costumi del Paese più libertario d’Europa che, pur avendo solo 16 milioni di abitanti, anticipa le tendenze sociali e culturali del Vecchio continente. In apparenza cambia poco. La cannabis infatti continuerà ad essere venduta legalmente nei locali pubblici autorizzati. Ma poiché per fare uno spinello serve anche il tabacco, si sperava fosse la fine del classico 'joint' in pubblico (ma non sarà proprio così, vedi box in basso). Uno dei politici che sta traducendo questo vento di cambiamento in leggi è Ernst Hirsch Ballin, ministro della Giustizia nella grande coalizione tra democristiani, i protestanti dell’unione cristiana e i laburisti, guidata dal democristiano Jan Peter Balkenende.
Hirsch Ballin, 57 anni, giurista di fama internazionale, di famiglia ebraica, convertito al cattolicesimo, oltre ad aver varato i provvedimenti restrittivi sul fumo e la vendita di droghe leggere, ha in animo progetti relativi alla prostituzione ed è in prima fila nel contrasto di chi attacca ad alzo zero la religione islamica.
Signor ministro, a marzo lei ha annunciato la revisione della legislazione che consente di vendere droghe leggere nei coffee shops. Ora questo provvedimento che vieta il fumo e quindi gli spinelli nei bar. Cosa è cambiato in Olanda?
Per la precisione abbiamo cominciato a chiudere i coffee shops vicini alle scuole. Il provvedimento prevede che non si possano aprire negozi che vendono droga nei pressi delle scuole. Molti episodi hanno suscitato allarme, le droghe cosiddette light di ultima generazione sono pericolose, possono uccidere o provocare danni irreversibili agli adolescenti. E il mercato si sposta verso fasce sempre più basse. Questo è il primo intervento, che ha indotto il nostro governo di larga coalizione con il Partito laburista a dare seguito alla riflessione nella nostra società sull’assunzione di stupefacenti da parte dei più giovani. Abbiamo proibito anche la vendita di semi di cannabis e attrezzature per coltivarla in casa. Il provvedimento vieta il consumo di cannabis ai poliziotti, anche fuori dal lavoro. Inoltre, è stato deciso di spostare nelle periferie dei comuni alla frontiera i cosiddetti 'bar del fumo', per non incentivare il turismo della droga nelle città.
A fine gennaio nel distretto a luci rosse di Amsterdam sono state chiuse 350 vetrine di prostitute su 900. Lei ha annunciato un progetto di legge che vuole rivedere la presenza di clandestini nei sexy shop.Vedremo la fine dei quartieri a luci rosse nei Paesi Bassi?
Occorre realismo. Nei Paesi Bassi l’esercizio della prostituzione in quanto tale non è mai stato perseguibile penalmente. La prostituzione coatta o non volontaria è invece punibile. Anche lo sfruttamento commerciale di una casa di tolleranza era soggetto a sanzioni penali fino al primo ottobre 2000. Oggi un quinto della prostituzione si tiene in locali dotati di vetrina, in strada c’è solo il 5%, la parte si tiene in club privati e sex club Negli ultimi anni però vi sono stati cambiamenti sensibili di cui tenere conto. La maggior parte delle ragazze non è in regola con il permesso di soggiorno e negli ultimi anni è esplosa la questione dello sfruttamento di queste donne, che sono clandestine, vittime di una infame tratta da parte del racket. Un articolo del Codice penale olandese punisce lo sfruttamento di una persona ai fini della prostituzione. Inoltre, i cittadini extracomunitari illegali non possono svolgere attività lavorativa nei Paesi Bassi, neppure di prostituzione. Applicando questi articoli di legge abbiamo cominciato a mettere sotto osservazione i distretti a luci rosse: crediamo sia compito del governo aiutare le persone sfruttate e vendute, non possiamo parlare di prostituzione ignorando la questione umana che sottende.
Oggi è più difficile per un immigrato entrare in Olanda?
Un anno fa il Parlamento ha approvato una nuova legge per semplificare i dati in possesso delle diverse authority. La legge ha introdotto un numero personale di identificazione che vale anche per le amministrazioni locali e nazionali. Da gennaio, per i cosiddetti immigrati del sapere dovrà esserci un reddito lordo di 47.500 euro all’anno per avere un permesso di soggiorno. Gli studenti stranieri che si laureano hanno invece un anno per trovare lavoro. Altra disposizione è quella sull’'inburgering' che prevede esami di olandese e corsi di cittadinanza. Questo ha parzialmente contenuto i nuovi flussi migratori.
Questo ha risolto il problema della percezione di insicurezza?
Sono un politico cattolico, nella mia azione mi chiedo sempre dove stia nella legge l’equilibrio tra sicurezza e accoglienza, come auspica il Papa. E mi sono risposto che non è corretto legare la questione della sicurezza nella sua complessità alla presenza degli stranieri. Noi abbiamo comunque il dovere di assicurare il rispetto della legalità con umanità.
In aprile è stata molto discussa la scelta della magistratura, da lei sostenuta, di arrestare per un mese un disegnatore satirico autore di una vignetta contro l’islam. Secondo i commentatori, la scelta è stata dettata da esigenze di sicurezza interne e per prevenire attentati contro le truppe olandesi in Afghanistan. Quali sono i limiti della libertà di espressione oggi in Europa?
Non dico nulla sul caso perché vi sono indagini in corso, tuttavia in Europa, non solo nel mio Paese, dobbiamo chiederci se esista o meno un limite alla libertà di satira. Personalmente credo che la libertà di espressione si fermi davanti all’offesa della religione, degli orientamenti sessuali e della razza. E che sia dovere di un governo europeo in società multietniche e multireligiose impedire che ciò avvenga, per prevenire i conflitti.
Come nel caso Geert Wilders, il politico autore di Fitna, il filmato anti-islamico oscurato su Internet?
Per me va condannata la scelta di alcuni politici di speculare sulle paure e conflitti, di instillare l’odio per il consenso personale. La convivenza pacifica e la tolleranza vanno salvaguardate.
Qual è la sua posizione sulle leggi eticamente sensibili come aborto e nozze gay?
In Olanda il tasso di abortività è il più basso nei Paesi industrializzati. Quanto alle unioni tra persone dello stesso sesso, è in vigore da anni la legge che le regolamenta e consente l’adozione. Su quest’ultimo aspetto abbiamo effettuato una ricerca per avere riscontri, presto renderemo pubblici i risultati. Che, mi creda, faranno riflettere.
«Chiudiamo i coffee shop vicini alle scuole, le sostanze 'light' di ultima generazione sono pericolose. Banditi anche i semi di cannabis e le attrezzature per coltivarla in casa. E si cerca di disincentivare il 'turismo degli stupefacenti' estero» «Restrizioni nel distretto a luci rosse di Amsterdam Vogliamo combattere lo sfruttamento sessuale delle ragazze straniere, vittime del racket, senza cambiare il codice. Esami di olandese e corsi di cittadinanza per chi arriva nel nostro Paese» «Sui casi delle vignette e dei film anti-islamici, credo che la libertà di espressione si fermi davanti all’offesa della religione, degli orientamenti sessuali e della razza. Condanno la scelta di speculare sulla paura, vanno salvaguardate tolleranza e convivenza»
«Avvenire» del 1 luglio 2008

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