24 aprile 2007

Voip: la voce senza più padrone

Si moltiplicano i siti Internet che permettono di telefonare attraverso il Web e di fare a meno delle compagnie telefoniche. Totalmente gratis le chiamate via Adsl verso altri utenti connessi, a costi fortemente ridotti quelle verso i cellulari. Una rivoluzione già in atto
di Piero Chinellato
La rivoluzione del Voip. Non essere più perseguitati all’ora di pranzo o di cena da chi vuole proporre l’ennesima-definitiva-straordinaria tariffa per risparmiare sul telefono: ci sono cose che non hanno prezzo, per tutto il resto d’ora in poi i grandi operatori di telefonia dovranno fare i conti col Voip. Confusi? Presto chiarito: Voip è l’acronimo dell’espressione inglese «Voice over Internet protocol» ed è il termine che definisce la tecnologia per trasmettere la voce via Internet e non più tramite la normale (finora) linea telefonica. Il vantaggio dal versante dell’utente è essenzialmente economico: Internet permette una drastica riduzione dei costi, azzerando il significato di espressioni come "chiamata interurbana" o "telefonata internazionale". Fino a poco tempo fa l’uso di questa tecnologia era appannaggio quasi esclusivo dei grandi operatori nazionali i quali l’hanno sfruttata per ridurre i propri costi. Adesso però questa possibilità sta raggiungendo le nostre case, rendendo accessibili nuovi servizi e, soprattutto, assicurando risparmi considerevoli.
Come fare. Condizione preliminare per potersi avventurare nel mondo del Voip è un collegamento ad Internet tramite Adsl, la cosiddetta "banda larga". Per iniziare poi basta scaricare un programma gratuito (www.skype.com, www.wengo.net, www.justvoip.com …): si parla col microfono di solito incorporato alla webcam e si ascolta attraverso le casse del computer. Se si conosce qualcun altro che usa il medesimo programma, basta recuperare il nome con cui è registrato (facendoselo comunicare dall’interessato o cercandolo in rete attraverso le funzioni messe a disposizione dai programmi). Si può quindi vedere quando è collegato, e mettersi in comunicazione con lui - gratis, ovviamente - con un semplice doppio click del mouse. Ma è possibile anche chiamare i telefoni normali, sia di linea fissa che cellulari, pagando per i primi niente (proprio così: 0 centesimi, senza neppure lo scatto alla risposta) o pochissimo, mentre i cellulari comportano costi più elevati e diversificati tra i vari operatori, per cui è sempre consigliato informarsi prima. Il credito si acquista online con la carta di credito; il taglio abituale delle ricariche è 10 euro.
Possibilità. Assaggiata la possibilità di parlare quanto ci pare, gratis o per pochi spiccioli, con la vecchia zia emigrata 50 anni fa a Buenos Aires, col figlio che sta studiando a Barcellona grazie all’Erasmus o con gli amici di ogni parte del mondo conosciuti alla Gmg (magari in videoconferenza), ecco nascere il desiderio di fare qualcosa di più. Converrà anzitutto acquistare un auricolare con microfono, che farà parlare più comodamente e senza rimbombi, o un telefono vero e proprio - spesa intorno ai 20 euro - da collegare a una porta Usb del computer (quelle di solito usate per stampanti, pennette…). Ma non è finita: oramai è possibile, anche per gente normale e non solo per i maghi dei pc, cancellare del tutto la telefonia normale - e quindi non pagare più alcun canone - migrando completamente in Voip e addirittura mantenendo il proprio numero attuale e usando i telefoni normali di casa, anche cordless, a computer spento. Il passaggio completo viene a costare una tantum tra i 200 e i 400 euro, a seconda dei prodotti e del modem scelto, un costo che si ripaga mediamente in meno di un anno se si somma il risparmio sul canone con la possibilità di usufruire di tariffe considerevolmente più convenienti.
Liberi. Cosa è necessario fare? Innanzi tutto è indispensabile informarsi. Lo si può fare sui siti dei fornitori (www.ngi.it; www.skypho.net; www.messagenet.it; HYPERLINK "http://www.vira.it/" www.vira.itHYPERLINK "http://www.ehiweb.it/" ...) e sul newsgroup it.tlc.telefonia.voip; ci si potrà così rendere conto della propria capacità di gestire il passaggio e cominciare a familiarizzarsi con la materia. Il passo successivo sarà chiedere l’installazione di una linea Adsl "solo dati", dando la preferenza a chi garantisce adeguata "b anda minima" (cioè che la qualità del collegamento sarà sempre accettabile). Quando la linea sarà attiva - tempo: da un paio di settimane a un paio di mesi - potremo collegare al router una scatoletta (in gergo "Ata") in cui inserire gli spinotti dei nostri telefoni normali (anche cordless). Questi per funzionare dovranno disporre di un numero Internet fornito dai siti sopra citati, sul quale, volendolo, sarà poi possibile attivare la "number portability", far cioè trasferire il nostro numero in elenco, eliminando ogni rapporto con l’operatore telefonico tradizionale. Ma non è finita qui. La versatilità del digitale consente ancora di più, ad esempio di effettuare più chiamate simultanee, di avere più numeri configurati sul medesimo apparato, con prefissi telefonici diversi, anche esteri. Un giovane che, ad esempio, lavora a Milano (o a Londra, Toronto...), può avere un numero con prefisso di Lecce e la madre anziana, non avvezza alla tecnologia, chiamarlo a questo numero pagando solo la telefonata urbana. Ciascun telefono poi può collegarsi a un centralino telefonico Internet (es.: www.pbxes.com) che consente - anche nella versione gratuita - di configurare reti di telefoni che rendono "interni", apparecchi di gente che vive ai quattro lati del mondo, con risponditori, suonerie, trasferimento di chiamata e tanto altro. E siamo solo all’inizio.
«Avvenire» del 22 aprile 2007

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