07 dicembre 2006

Nel cervello delle donne l’amore è a sinistra e viaggia sulle parole

di Alberto Oliverio

Il cervello maschile è più voluminoso di quello femminile, anche ciò non implica che i maschi abbiano un maggior potenziale intellettivo: semmai, il maggior volume del cervello maschile può essere spiegato con una migliore capacità di orientarsi nello spazio, un aspetto dal punto di vista evolutivo rimanda ai tempi in cui i ruoli sessuali erano molto differenziati. Esistono però delle differenze molto più sottili e interessanti che stanno emergendo grazie alla crescente disponibilità di tecniche come la Pet o la risonanza magnetica funzionale. Fino ad oggi la differenza più nota riguardava il corpo calloso, il fascio di fibre che unisce tra loro i due emisferi cerebrali: esso è più voluminoso nelle donne, il che fa sì che i due emisferi siano maggiormente in contatto tra loro e che nelle bambine lo sviluppo del linguaggio si verifichi prima grazie alle maggiori associazioni tra le diverse aree coinvolte nel linguaggio.
GLI STUDI - Gli studi più nuovi e interessanti riguardano però l’amigdala, un piccolo nucleo situato alla base del cervello e implicato nell’emozione che ha una diversa funzione nei due sessi, come ha dimostrato Larry Cahill dell’Università di California ad Irvine. Sia nei maschi che nelle femmine esistono due amigdale, una nell’emisfero destro e una nel sinistro, ma nei primi i messaggi emotivi, in particolare a quelli a sfondo sessuale, attivano l’amigdala destra, nelle femmine quella di sinistra. Per comprendere le conseguenze di questa differente sensibilità bisogna tener conto del ruolo dei due emisferi: quello destro, in maschi e femmine, è più versato nelle immagini e nelle analisi di tipo analogico, quello sinistro in quelle basate sulla logica del linguaggio. Il sinistro è quindi più analitico, il destro è responsabile di una visione d’insieme, tipica dei messaggi visivi. Perciò, quando un’immagine o un ricordo emotivo attiva in una donna l’amigdala di sinistra l’informazione viene trattata soprattutto dall’emisfero sinistro e l’esperienza viene più analizzata in termini di linguaggio: un uomo, invece, reagisce a messaggi visivi emozionali, ad esempio immagini a sfondo sessuale, trattandole soprattutto con l’emisfero destro. La conseguenza è che nelle donne prevale una dimensione verbale mentre gli uomini tendono ad analizzare meno il significato del loro coinvolgimento emotivo.
LA DIFFERENZA - Un’altra differenza riguarda il ruolo della corteccia prefrontale, coinvolta in numerose funzioni tra cui la presa di decisioni. Molte ricerche hanno indicato che se la corteccia prefrontale è lesa in entrambi i sessi si verificano deficit più o meno gravi nell’attività decisionale: il problema di questi studi è che sono stati svolti prevalentemente in soggetti di sesso maschile, probabilmente a causa di uno stereotipo che vuole i maschi più coinvolti in decisioni di vario tipo (manageriali, economiche ecc.). Quando gli studi sono stati estesi al sesso femminile si è visto che le lesioni della corteccia prefrontale dell’emisfero destro colpiscono prevalentemente i maschi, quelle dell’emisfero sinistro le donne. I risultati sono chiarissimi e indicano che nell’affrontare un problema e nel decidere cosa fare i due sessi usano aree diverse della corteccia.
«Corriere della sera» del 21 novembre 2006

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