01 giugno 2006

Addio al "free downloading" i giovani tornano alla legalità

di Agnese Ananasso
Il "free downloading" non è più così di moda tra i giovani. Lo rivela una ricerca condotta da Harris Interactive per conto della Business Software Alliance, l'organizzazione internazionale per la promozione della legalità e della sicurezza del mondo digitale che annovera le maggiori aziende dell'Ict mondiale. Lo studio ha analizzato i dati raccolti nel 2004 su un campione di oltre mille ragazzi americani tra gli 8 e i 18 anni e li ha, successivamente, confrontati con quelli appena registrati su un campione analogo (anche se in questo caso i ragazzi sono 1.644 e la ricerca è stata ampliata anche a un'età superiore ai 21 anni). Per quanto riguarda le informazioni sul campione più giovane, i risultati sono stati positivi considerato che nel 2004 i giovani che scaricavano illegalmente da internet musica, giochi e software erano il 60% del totale mentre oggi la percentuale è scesa al 43%.
Nessuno scrupolo di coscienza alla base del cambiamento: non la diminuzione dei prezzi per il download a pagamento, piuttosto la paura di incorrere nelle punizioni previste dalla legge (49%) e il terrore di scaricare virus (63%) e spyware (52%), i software che si installano nel pc, spiando e raccogliendo dati personali. Oggi i ragazzi che ammettono di scaricare illegalmente file da internet è il 14%, contro il 22% del 2004. Stesso trend per la musica dove si passa dal 53% al 32%, e per la "riproduzione" di giochi e per i film che fanno segnare, rispettivamente, un decremento dal 32% al 25%, e del 17% al 10%.
Altro dato interessante è che lo "scaricamento" illegale inizia non prima dei 10 anni. I download di videogame costituiscono il motivo principale per cui i bambini di 8-9 anni iniziano a navigare nel web, mentre verso il 10-12 anni si cominciano a manifestare i primi interessi per la musica, mentre per i giochi questa passione resta più o meno invariata nel corso del tempo.
I file musicali gratis rappresentano un'attrattiva per entrambi i sessi mentre i maschietti, soprattutto nella fascia di età tra i 16 e i 18 anni, sono più accaniti nell'utilizzo del download illegale di giochi (33% per i maschi e 19% per le femmine), software (32% contro il 16%), e film (29% i ragazzi, 13% le ragazze).
L'elemento curioso è che gli adulti intervistati su che cosa i bambini temono di più del downloading illegale, hanno sottolineato come deterrente la paura dei virus ma anche il rischio delle inevitabili punizioni, cosa che invece i figli sembrano non temere. Gli psicologi hanno spiegato questo risultato con la necessità di una maggiore sensibilizzazione dei genitori circa l'educazione che dovrebbero impartire ai figli sul pericolo del download illegale. E per aiutare gli adulti su questo versante la Bsa ha da poco lanciato un sito disegnato esclusivamente per i più giovani con l'intento di educarli all'uso corretto del computer, sia per il divertimento che per lo studio.
L'eroe di turno è "Garret the Ferret", la cyber-mascot della Bsa che guida i ragazzi nell'esplorazione del cybermondo di giochi e attività mantenendo un comportamento corretto. Ma dalla Bsa avvertono che è comunque importante che i ragazzi abbiano un genitore accanto mentre navigano nel web. Il nuovo sito può essere uno strumento utile per far capire anche ai più giovani che rispettare le leggi online è altrettanto importante che rispettarle fuori.
« La Repubblica » del 31 maggio 2006

Nessun commento: